La strage di Viareggio senza colpevoli: Vergogna!

di Redazione. Vergogna! 32 morti senza giustizia dopo undici anni dalla strage della Stazione di Viareggio!

La parola ‘prescrizione’ rigetta il paese nella vergona di una legge che non è uguale per tutti come ancora rimane scritto, invano, in ogni aula di tribunale. In un Paese civile e democratico non può esistere che il massacro di 32 persone resti senza colpevoli e che la prescrizione impedisca l’accertamento delle responsabilità di chi doveva vigilare e poteva impedire che si verificasse una strage e invece non l’ha fatto.

Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis.  Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.

Una sentenza destinata a far discutere, quella della Cassazione, che ha ribaltato il giudizio di secondo grado sulla strage alla stazione di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009, a causa del deragliamento di un treno merci e al successivo incendio (il convoglio trasportava gas propano liquido): sono stati prescritti gli omicidi colposi perché non è stata riconosciuta l’aggravante dell’infortunio sul lavoro.

Undici anni e mezzo dopo la tragedia che ha raso al suolo quasi completamente la zona della città di Via Ponchielli e soprattutto che è costata la vita a 32 persone, arriva quindi la sentenza della Cassazione che costringe a ricominciare quasi tutto daccapo: il processo per la strage di Viareggio deve infatti tornare in Corte d’Appello, intanto sono state annullate le condanne agli ex amministratori Moretti e Elia e prescritte tutte le accuse di omicidio colposo. Non solo, perché è stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parte civile nel processo.

Scene di disperazione fra i parenti delle vittime della strage, davanti al palazzo dalla Corte di Cassazione a Roma, alle quali fin qua è stato impedita anche la speranza di giustizia.

Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi: “Viene voglia di andare ad occupare il Parlamento. In tanti anni siamo sempre stati buoni, ma forse adesso è arrivato il momento di strillare”, dice Luciana Beretti, familiare di due delle 32 vittime.

La donna ha atteso la sentenza davanti alla Suprema Corte a piazza Cavour, mostrando le foto del figlio e della nuora: “Sono morti in seguito al disastro, mio figlio 14 giorni dopo lo hanno avvolto in un lenzuolo e messo dentro la bara. Non lo ho più nemmeno potuto vedere – racconta – Anche i miei suoceri sono morti, tutti bruciati vivi. Questo è l’ergastolo che viviamo altro che le sentenze della Cassazione. Mi chiedo se i giudici di Lucca e Firenze sono stati considerati degli incapaci da questi di Roma. C’è solo che mio figlio ed i nostri cari stanno dietro una lastra di marmo. Ammazzati mentre dormivano in casa loro”.

 

Vuoi abilitare le notifiche?
Ricevi le News di Freeskipper Italia nella tua email
Attiva