di Attilio Runello. Dopo tante piccole manifestazioni nominalmente pro-Gaza che sono finite sempre con scontri fra attivisti e forze di polizia perché avevano lo scopo di creare disturbo in posti sensibili finalmente a Roma abbiamo assistito a una manifestazione bipartisan contro tutte le mafie.
Alla manifestazione ha partecipato anche un sindaco antimafia Antonio Decaro, il sindaco di Bari che dal 2016 vive sotto scorta.
La città di Bari purtroppo è finita sotto inchiesta. Infatti la Direzione generale antimafia ha effettuato 130 arresti di persone coinvolte in una municipalizzata, quella che gestisce i trasporti pubblici a Bari per infiltrazione mafiosa.
Pertanto – come ha specificato Piantedosi – è atto di ufficio verificare che non ci siamo elementi della giunta che non siano anche loro coinvolti.
Alla manifestazione di Roma hanno partecipato trentamila persone, tutte unite in questo momento nella lotta contro la mafia, che è tutt’altro che sconfitta.
Durante la manifestazione sono stati letti i nomi di oltre mille vittime della mafia. E anche questo fa discutere: perché così tante vittime? Perché lo stato non è in grado di tutelare chi denuncia? Perché tante proprietà confiscate alla mafia finiscono per fallire, per essere lasciate nel degrado, non vengono né vendute, né date in locazione?
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