Tamponi, maschere, striscioni, ma finalmente i tifosi ritornano sugli spalti. Pubblico vero (4.300 spettatori, in tribuna c’è anche Totti) al Mapei di Reggio Emilia, e partita tostissima. Il calcio torna alla normalità e pure la Juventus la cui “normalità” è vincere!
Un successo che dà un gusto meno amaro alla ‘deludente’ stagione bianconera, che dopo aver gettato al vento il decimo scudetto di fila, rischia di non centrare neppure la qualificazione in Champions League.
Parte arrembante l’Atalanta, pericolosa con un incontenibile Zapata.
La Vecchia Signora, priva di Bonucci (entrerà a sorpresa nel 2° tempo) e con Morata e Dybala in panchina, si oppone come meglio può. Fatica, ma supplisce con il cinismo: quello che al 31’ la porta sull’1-0 grazie a una delizioso sinistro a giro di Kulusevski.
La Dea però al 41’ centra il meritato pari con una bordata centrale dal limite di Malinovskiy.
La ripresa comincia più sorniona, ma al 51’ De Ligt salva, in area piccola, dopo staffilata su punizione di Malinovskiy. Al 58’ si vede Chiesa, che porta Kulusevski a tirare ravvicinato, ma Gollini para. Preludio, al 60’, del clamoroso palo di Chiesa. La Juve è viva. Ed è ancora Chiesa, saettante, in triangolazione con Kulusevski, al 73’, a siglare uno splendido 2-1. L’Atalanta si dibatte, tramortita, la Juve si chiude a difendere il risultato.
L’albo d’oro della Coppa Italia vede in vetta sempre la Juventus che con il trionfo di ieri sera al Mapei Stadium va a quota 14 trofei.