Italiani insoddisfatti, contenti solo in famiglia e con gli amici!

Gli italiani sono poco soddisfatti, per usare un eufemismo, delle politiche del governo, e di conseguenza provano scarsissimo appagamento per le proprie condizioni di vita, complice la crisi e le mutate condizioni socio economiche. Oltre il 62% percento degli italiani non vorrebbe un ‘Monti bis’ e la fiducia nel premier Monti va attestandosi intorno al 36%! Ad essere favorevole ad un nuovo mandato per il presidente del Consiglio, oltre al solito Casini, sarebbe appena il 22% degli italiani. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg su Rai3. Inoltre, quasi la metà dei lavoratori italiani prevede una vecchiaia di ristrettezze con assegni pensionistici di poco superiori alla metà dello stipendio. E’ quanto emerge da una indagine del Censis, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione. Secondo l’opinione del 46% degli intervistati si va incontro a una vecchiaia di ristrettezze, senza grandi risorse da spendere. Insomma, gli abitanti del Belpaese hanno sempre meno ragioni per essere ottimisti e soddisfatti. Ci si lamenta anche del poco tempo libero a  disposizione e, neppure a dirlo, dei pochi soldi che restano in tasca a fine mese.  Per stare bene e trovare un pò di pace e serenità gli italiani si rifugiano nella famiglia e nei rapporti di amicizia. E’ il quadro che emerge dall’indagine Istat su “Deprivazione e soddisfazione, aspetti di vita quotidiana” secondo cui “si riscontra una contrazione del livello di soddisfazione per la vita in generale, mentre aumenta per alcuni ambiti rilevanti della vita quotidiana, come le relazioni familiari e amicali”. L’Istat ha chiesto a 19 mila famiglie per un totale di circa 48 mila individui: “quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”. Potendo indicare un voto da 0 a 10 il risultato é stato pari a 6,8 (era 7,1 nel 2011). Rispetto al passato sono aumentati i divari territoriali e sociali nella diffusione del benessere soggettivo. La flessione è più intensa tra gli strati sociali e nei territori che già facevano rilevare livelli più bassi della soddisfazione per la vita nel complesso. Cresce anche la soddisfazione per il tempo libero, mentre peggiora quella per la situazione economica personale e familiare. Secondo l’indagine, nel 2011 sono aumentate le famiglie che dichiarano di non poter sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 33,3% al 38,4%), di non potersi permettere una settimana di ferie all’anno (dal 39,8% al 46,5%) o, se lo desiderassero, un pasto con carne o pesce ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%), nonché quella di chi non può permettersi di riscaldare adeguatamente l’abitazione (dal 11,2% al 17,9%). In compenso, il 91% degli intervistati si dichiara soddisfatto per le relazioni familiari (il 36,8% lo è molto): per le relazioni amicali tale quota è pari all’84,0%, con il 26,6% di molto soddisfatti.
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