Imu, Tasi, Tari, Iva, Irap, Irpef: stai lavorando nel Paese sbagliato!

Imu, Tasi, Tari, Iva, Irap, Irpef: in bocca al Fisco!!!Dopo i famigerati “80 euro”, adesso piovono tasse a più non posso. E per pagarle gli italiani devono “lavorare gratis” per la stragrande maggioranza dell’anno, prima di poter saldare il conto con tributi e balzelli! Ma il 16 giugno è il giorno della Tax Day per antonomasia. Il momento topico del fisco italiano, laddove gli italiani dovranno pagare la tormentata e travagliata Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. E dovranno anche versare la prima rata dell’Imu per le seconde case. E dovranno pagare pure la prima rata della tassa sui rifiuti. E dovranno, inoltre, saldare il conto con lo Stato compilando e presentando il modello Unico, a meno che non abbiano già provveduto con il modello 730. E in attesa che si realizzi la promessa del governo di creare entro il 2015 modelli 730 precompilati e a domicilio, al cittadino non resta che districarsi nella giungla di tariffe, aliquote, conteggi, bollettini e moduli vari. Insomma è una dura lotta alla sopravvivenza, nella quale vige la legge della tassazione più pesante del pianeta, cui fanno da contraltare le buste paga più leggere del Vecchio continente!
Uscirne fuori “vivi” e con ancora qualche centesimo in tasca, questo, è il nuovo “miracolo italiano”!!! 
Ma veniamo all’oggetto misterioso del fisco italiano, la Tasi. Questo ennesimo balzello servirà a finanziare i servizi indivisibili, cioè quelli “offerti” dai comuni alla generalità dei cittadini e che riguardano l’illuminazione pubblica, la manutenzione di strade e verde pubblico e vari servizi per la sicurezza. La Tasi graverà sia sul possessore che sull’utilizzatore dell’immobile. A seconda del regolamento comunale l’inquilino dovrà versare tra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della tasi calcolato applicando l’aliquota Rispetto alla formulazione stabilita nella legge di stabilità che fissava un tetto massimo per la Tasi al 2,5 per la prima casa e del 10,6 per la seconda (somma di Tasi+ Imu seconda casa), il governo Renzi è intervenuto per concedere ai comuni di aumentare le aliquote fino a un massimo dello 0,8 per mille e i sindaci avranno il potere di stabilire come distribuire tale maggiorazione tra abitazione principale e seconde case:
per la prima casa: l’aliquota potrà salire fino al 3,3 per mille;
per gli altri immobili: Imu+Tasi non potrà superare l’11,4 per mille (ovvero 10,6 per mille comprensivo di Tasi e Imu più l’0,8 di maggiorazione).
Per gli immobili in affitto si pagherà sia l’Imu che la Tasi con il limite massimo dell’11,4 per mille. l’Imu verrà pagata interamente dal proprietario; la Tasi verrà pagata dall’inquilino per una quota compresa tra il 10 e il 30%, a scelta del comune. Nel caso di contratti con durata fino a tre mesi il pagamento sarà tutto a carico del proprietario Nel caso degli immobili in leasing, la tasi sarà tutta a carico del locatario.
La prima rata della Tasi si pagherà il 16 giugno nei comuni che hanno deliberato le aliquote entro la data del 23 maggio. Negli altri, l’imposta sui servizi indivisibili si pagherà il 16 ottobre tanto per le abitazioni principali che per le seconde case, con delibere da inviarsi al ministero delle finanze entro il 10 settembre e da pubblicarsi entro il 18 settembre. in quei comuni che non rispetteranno la finestra di settembre, i contribuenti saranno chiamati a pagare la tasi con l’aliquota base dell’1 per mille da corrispondersi in un’unica rata con scadenza il 16 dicembre 2014. Insomma, in bocca al fisco!
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