Con giugno arriva l’estate, ma arriva soprattutto il mese più caldo delle tasse. Entro il 16, infatti, tra Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari, le famiglie e le imprese verseranno al fisco 51,6 miliardi di euro. Un vero e proprio salasso! Lo calcola la Cgia di Mestre in una nota. A luglio, poi, tra Irpef, addizionali, Ires, Irap e Iva, i versamenti raggiungeranno 38 miliardi di euro. In termini assoluti, il versamento di giugno che peserà maggiormente riguarderà le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori che garantiranno alle casse del fisco 11 miliardi. E per le famiglie che hanno una casetta al mare o al paesello sono botte da orbi, con un gettito nelle casse dello Stato pari a circa 5 miliardi. Insomma, altro che calo della pressione fiscale: per qualche spicciolo in meno sulla prima casa, il governo tartassa la seconda sulla quale i proprietari già pagano condominio, luce, gas, e immondizia anche se la casa resta vuota tutto l’anno!
Invece di massacrare i cittadini che hanno investito i loro risparmi in una seconda casa, per evitare di farseli portare via dalle banche, il governo farebbe bene a tassare solo gli immobili che danno una rendita. Invece sulle case affittate l’evasione fiscale la fa da padrona! Ma il fatto più raccapricciante è che a fronte di una montagna di tasse, il governo non è mai stato in grado di procedere ad una reale semplificazione del versamento delle imposte e ad una benchè minima riduzione del debito pubblico, né tantomeno di offrire servizi adeguati al gettito fiscale, che lo ricordiamo è il più gravoso di tutta Europa!
Invece di massacrare i cittadini che hanno investito i loro risparmi in una seconda casa, per evitare di farseli portare via dalle banche, il governo farebbe bene a tassare solo gli immobili che danno una rendita. Invece sulle case affittate l’evasione fiscale la fa da padrona! Ma il fatto più raccapricciante è che a fronte di una montagna di tasse, il governo non è mai stato in grado di procedere ad una reale semplificazione del versamento delle imposte e ad una benchè minima riduzione del debito pubblico, né tantomeno di offrire servizi adeguati al gettito fiscale, che lo ricordiamo è il più gravoso di tutta Europa!
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