di Yvan Rettore. Intanto, bisognerebbe ricordare che questo Parlamento è ancora legittimo e lo resterà fino al termine della legislatura in corso.
In quella sede, la Lega pesa per il 17% e anche se in Italia si continua a credere che la politica debba ridursi a colpi di sondaggi (svolti in gran parte in modo poco serio e credibile), quello rimane l’unico dato di fatto accertato sul quale la politica istituzionale dove concentrarsi.
Inoltre, vi sono dissidi interni crescenti nella Lega specie nelle regioni del Nord per avere di fatto abbandonato il federalismo che ne costituiva uno dei cardini fin dalla fondazione e avere imposto il sovranismo come unica visione possibile e accettabile.
Questa virata non va giù soprattutto a Veneti e Lombardi, i quali minacciano di fare una ulteriore scissione dopo quella operata senza successo anni fa dal ex sindaco di Verona.
Detto questo, una esplosione effettiva di consensi della Destra nel Paese non c’è.
Infine, in Italia, piaccia o non piaccia esistono una Costituzione, dei trattati internazionali e delle leggi che la magistratura ha il compito di far rispettare a tutti i cittadini senza distinzioni. Quindi se un cittadino infrange la legge, deve essere perseguito e condannato.
A maggior ragione deve esserlo un politico che ha ricoperto un incarico istituzionale le cui decisioni hanno avuto ricadute sull’insieme della collettività nazionale.
Se perdiamo di vista questo aspetto fondamentale di ogni democrazia e accettiamo che vengano fatti “giochi di convenienza e reciproci favori” alle forze politiche in barba al sistema giudiziario, allora daremo spazio all’avvento di un sistema oligarchico che troverebbe in questo caso piena legittimazione nei fatti.