Governo giallo-verde, venti di crisi.

di Redazione. Dopo lo strappo di ieri sulla mozione No-Tav e i continui litigi, non ci sono più dubbi. Lega e 5stelle non si reggono più e vivono da separati in casa. Adesso bisogna vedere se questa soluzione sarà in grado di sostenere ancora per qualche mese il governo giallo-verde, oppure se Di Maio e Salvini preferiranno fare le valigie e tornarsene ognuno a casa propria. Il problema è che con questi venti di crisi, Salvini ha il vento in poppa e Di Maio, invece, rischia di beccarsi una polmonite e di restarci secco, essendo rimasto in mezzo agli spifferi!

Tutti gridano “al voto al voto”, ma nessuno dice che lo scioglimento della Camere non le decide Salvini, Di Maio, Meloni, Zingaretti o chicchessia, ma il Presidente della Repubblica. E il Quirinale, prima di dare il via libera a nuove elezioni, tenterà in tutti i modi di trovare una maggioranza di governo alternativa a quella ‘eventualmente’ dimissionaria.

E le maggioranze alternative sono due: “M5s-Pd” e “Lega-FI-Fdi”. Entrambi molto problematiche, difficili da portare a Palazzo Chigi dal momento che grillini e piddini si detestano, e che Salvini e Meloni di Berlusconi non ne vogliono più sapere!

La soluzione più plausibile è quella di un “aggiustamento” dell’attuale esecutivo, con la ruota di scorta dell’ennesimo “governo tecnico” sostenuto dai “responsabili”. Ma subito dopo la legge di bilancio –  ed è proprio in questi pressi che cascherà l’asino, alias governo – si tornerà alle urne!

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