di Alberto Sigona. ENRIQUE OMAR SIVORI (ITALIA/ARGENTINA, 1935-2005) CALCIO. Era un fantasista geniale anni ’50-’60, formidabile nel dribbling (che eseguiva anche da fermo e nello stretto) e nel palleggio, abilissimo nel servire i compagni e nell’andare a rete. E’ ritenuto quasi all’unanimità uno dei più grandi di sempre nonché il più forte numero dieci della storia della Juventus, con la quale scrisse pagine leggendarie in compagnia di Giampiero Boniperti e John Charles, con cui compose un trio formidabile, probabilmente il più forte che sia mai apparso in Italia.
Sivori (argentino di origini italiane) esordisce nel 1954, in Argentina, col River Plate: in tre anni colleziona 63 presenze e 29 gol. Nel ’57 avviene il trasferimento alla Juventus. Indosserà la maglia bianconera in 257 partite (215 in A, 23 in Coppa Italia e 19 in Europa), segnando in 8 anni 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa), col 66% di media realizzativa. Dopo aver vinto 3 Scudetti, nel ’65 passò al Napoli ed in 4 stagioni giocherà 76 partite condite da 16 reti. Si ritirò nel ’69 a 34 anni. Noto per il suo carattere rissoso, il suo campionato più prolifico fu il 1959-’60 (31-28). In totale coi club giocò 398 partite condite da 219 gol (55%). Per quanto concerne la Serie A, personalmente lo colloco al 2° posto di sempre, ponendolo innanzi a M. Platini, N. Liedholm, G. Nordahl, M. Van Basten, P. Maldini e G Meazza.
Con la maglia della Nazionale azzurra Sívori disputò in tutto 9 incontri, mettendo a segno 8 reti, di cui quattro contro Israele nel 1961. 19-9 è invece il suo bottino di presenze e gol con l’Argentina.
Gli dei dello sport. Omar Sivori
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