Ormai ci siamo! Domenica e Lunedì prossimo – il 3 e il 4 ottobre – i cittadini di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Trieste e di tutta la Calabria saranno chiamati alle urne.
Quindi, in queste ultime ore di campagna elettorale, si fa sempre più serrata la sfida tra i candidati in corsa alle amministrative e anche i leader di partito si fanno sentire e battono il territorio in lungo e in largo per portare acqua a sostegno dei propri uomini.
E allora giù programmi meravigliosi e una pioggia di fantastiche promesse per rendere più vivibili le nostre città e migliorare la qualità della nostra vita: mezzi pubblici efficienti, strade senza buche e marciapiedi puliti, alberi e verde dappertutto, via il traffico, le doppie file e lo smog, asili, case popolari, scuole, ospedali e uffici pubblici che finalmente funzioneranno a meraviglia senza più graduatorie, file allo sportello e interminabili liste d’attesa per una lastra o una vista specialistica, mai più timbri e marche da bollo, ma tante opere pubbliche utili e fatte bene, meno Imu, meno Tari, meno Addizionali Irpef, ma tanta onestà, capacità, competenza al servizio dei cittadini, ecc, ecc.
E allora, almeno per una volta lasciamoci andare, abbandoniamoci alle loro chiacchiere, chiudiamo gli occhi e per un solo istante sogniamo pure la città ideale che lorsignori ci promettono in tv e sui manifesti con i loro faccioni sorridenti e rassicuranti, ma con la consapevolezza che il giorno dopo averli votati ci ritroveremo a lottare con gli stessi problemi di sempre, come, se non peggio di prima!
