Sono circa 22 milioni i lavoratori dipendenti e 16 milioni i pensionati italiani, famiglie al seguito, un vero e proprio esercito!
Rappresentano all’incirca il 50 per cento del corpo elettorale, eppure non contano nulla, non hanno alcuna voce, nessuno se li fila, anzi se possibile gli danno pure addosso, spremendoli come limoni, se è vero come è vero che sono quelli che con le loro tasse mandano avanti il paese, pagandole anche per coloro che le evadono pur potendole pagare in quanto incassano cento, mille, un milione, un miliardo più di chi sta a stipendio fisso, e pur fruendo di quei servizi pubblici che si reggono sempre sulle spalle dei ‘soliti fessi’ derubricati a bancomat dello Stato!
E forse proprio loro, dipendenti e pensionati, sono quel 50 per cento di elettori che non va più a votare.
E non votano più perchè hanno realizzato che il loro voto non conta un fico secco dal momento che una volta eletti, lorsignori, vanno ad occupare le poltrone soltanto per farsi i fatti propri e quelli degli amici degli amici.
Lorsignori, adeguano i propri ‘stipendi d’oro’ al cambio di valuta lira/euro, all’inflazione, al caro vita, ecc, ecc, lasciando, invece, pensioni e salari a fare da fanalino di coda alle retribuzioni di tutto il resto dei lavoratori europei, arrivando persino a cambiare le regole del lavoro e delle pensioni quando il gioco è in corso, fregandosene di quello che chiedono i cittadini-elettori.
Vedi le pensioni. Trent’anni fa c’era il sistema retributivo e si andava in pensione a 65 anni con un assegno pensionistico che, al netto delle ritenute previdenziali, era anche superiore all’ultimo stipendio percepito.
Oggi, senza chiedere nulla e contro la volontà popolare, hanno cambiato tutto: in pensione a 70 anni e con quattro soldi!
E poi si chiedono perchè quel 50 per cento di italiani non va più a votare!?
