Dopo la casa, adesso puntano a mangiarsi anche i nostri risparmi.

di Redazione. In Italia il problema dei problemi è il debito pubblico. L’unica causa di tutti i nostri mali. Un debito che tiene “bloccato” l’intero paese – ormai da un ventennio – nel tunnel della crisi più nera della nostra storia. Un macigno che grava sulle spalle di ogni singolo italiano per un ammontare di circa 40mila euro pro capite.

Ora, quando si fanno debiti di questa entità, le soluzioni sono due: ridurre le spese e aumentare le entrate, oppure, continuare a spendere facendo altri debiti, ma per aumentare la produttività e rimettere in moto l’economia.

Come sempre accade in questo strano paese che è l’Italia, la soluzione è ibrida. Ovvero, si continua a spendere, ma a spendere male, a fare debito, un debito che non rilancia l’economia. Ma allo stesso tempo si cerca di coprire la spesa corrente e di ripagare gli interessi del debito pubblico tenendo premuto l’acceleratore delle tasse. Un pedale che ormai è giunto a fine corsa.

I più furbi, circa il 50 per cento dei nostri connazionali, evadono ed eludono il fisco per un ammontare di 130 miliardi di euro all’anno. I “soliti fessi” continuano ad essere spremuti come limoni e pagano per tutti quanti: evasori e governanti incapaci.

Ma non basta.

Non basta spreme le buste paga dei lavoratori dipendenti e il cedolino dei pensionati.
Non basta innalzare l’età pensionabile al limite fisiologico della dipartita da questo mondo.
Non basta neppure salassare la casa, soprattutto la seconda.

E allora il governo dove deve andare a prelevare altri denari?
Dal conto corrente degli italiani, che vengono additati da Bruxelles come i più ricchi risparmiatori del Vecchio continente!

Insomma, l’Europa ci concederebbe il prestito per la ‘ristrutturazione’ del nostro mostruoso debito pubblico pretendendo come garanzia per riavere indietro quei quattrini i nostri risparmi, che sono l’unica assicurazione che lo Stato italiano può dare alla Troika.

Un pò come avviene quando chiediamo in banca un prestito e prima di accordarcelo ci chiedono in garanzia la casa. Se poi non riusciamo a saldare il debito la banca si prende la nostra casa!

Così fa l’Unione Europea con i risparmi degli italiani. Se lo Stato italiano non sarà in grado di ‘ristrutturare’ il debito pubblico, l’Europa si rifarà del mancato introito, mettendo le mani sui nostri conti correnti!

Soltanto che qui si tratta di farci pagare un debito che non è nostro. Un debito che è colpa della incapacità di una classe politica e dirigente che ha sprecato una montagna di denari pubblici – costata lacrime e sangue alla gente onesta e per bene di questo paese – pensando solo ad ingrassare se stessa e gli amici degli amici a spese del contribuente.

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