Di Maio si dimette da ‘capo politico’ dei 5stelle? Poca la perdita, nessuno il guadagno!

di Redazione. Monta la voce sempre più insistente di un possibile ‘passo indietro’, a breve, di Luigi Di Maio dalla guida del Movimento 5 Stelle. Rumors ricorrenti, non confermati dal suo staff di comunicazione, prevedono addirittura un possibile annuncio del capo politico prima della chiusura della campagna elettorale per le regionali di domenica.

E mentre oggi danno il loro addio al Movimento due nuovi deputati, il leader M5s presenta a Roma la nuova squadra di facilitatori regionali scelti dalla Rete per fare da raccordo tra il territorio e la direzione nazionale del Movimento: potrebbe quella essere l’occasione in cui il ministro degli esteri e leader del Movimento fornirà un chiarimento sulle sue intenzioni. Che appaiono legate strettamente alla stessa esistenza di questi nuovi organismi: la durata in carica dei facilitatori nazionali e regionali è infatti connessa alla permanenza di Di Maio al vertice.

Insomma, la leadership di Di Maio nel M5s dovrebbe essere arrivata a fine corsa. Non sappiamo se sia un bene o un male per il MoVimento5stelle, di certo il paese non si scioglierà in lacrime e per gli italiani tutti sarà poca la perdita e nessuno il guadagno!

Di Maio verso le dimissioni da capo politico? Mi ricorda un po’ Schettino, molla la nave mentre affonda.  È il riconoscimento di un fallimento e di una sconfitta: scappa a pochi giorni dalle elezioni in Emilia e Calabria dove l’unica certezza è che i 5Stelle perderanno. Se Di Maio avesse voluto portare avanti le istanze dei pentastellati avrebbe dovuto mollare il governo e non proseguire con l’inciucio per rimanere attaccato alla poltrona. Ha ricoperto quattro cariche perdendo voti, deputati, senatori ed elezioni regionali: è il fallimento oggettivo di un’azione politica di un partito che pensava che con il virus dell’antipolitica avrebbe curato i mali del Paese e invece è finito vittima di se stesso”, così si è espresso Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. 

Intanto il Movimento continua a perdere pezzi. I deputati M5s Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento e formalmente fatto richiesta di aderire al gruppo Misto.

Con i due nuovi passaggi salgono a 14 i deputati ex M5s che siedono al Misto: per formare un nuovo gruppo ne servono 20. In totale in questa legislatura sono 31 i parlamentari eletti con il M5s e passati ad altri gruppi, per scelta personale o perché espulsi.

E le cose non vanno certo meglio in Campidoglio per i pentastellati, dove Virginia Raggi ha dovuto subire il fuoco amico. Infatti, i consiglieri M5S bocciano il piano della sindaca di Roma per la discarica di Monte Carnevale. In 12 hanno votato a favore della mozione di FdI.

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