Di Maio Premier, Berlusconi Presidente della Repubblica e… buonanotte al secchio!

di Redazione. In un “paese normale”, le Camere sarebbero state sciolte già ai tempi del Papeete e la parola sarebbe passata agli elettori.

Ma siccome questo paese si chiama “Italia” e tuto è fuorchè un “paese normale”, ci tocca assistere a quei balletti stile Prima Repubblica, quando c’era il pentapartito, tanto per intenderci. Ovvero quando i partitini con un pugno di voti tenevano sotto scacco la “Balena Bianca” che illo tempore prendeva tanti voti, ma mai abbastanza da poter ottenere la maggioranza assoluta e governare senza subire il ricatto degli alleati.

E così oggi, ci ritroviamo orfani di due governi, figli di un sistema elettorale perverso che ha messo insieme il diavolo con l’acqua santa: chi prima del voto ne aveva dette di peste e corna dell’avversario politico, subito dopo – per il bene del paese, è ovvio – ci è convolato a liete nozze a Palazzo Chigi, fregandosene del voto degli italiani e tradendone il mandato elettorale.

E adesso si profila un terzo “Governo-Inciuciato”, un altro esecutivo in appena tre anni di legislatura, con il M5S, partito di maggioranza relativa, che pur di non far cadere la legislatura e tenersi la poltrona, potrebbe dire di sì persino a Silvio Berlusconi, il nemico storico dei grillini sul cui odio i MoVimentistiStellati hanno costruito il loro consenso!

Cose da pazzi!

Comunque, dopo il giro di valzer dei 5stelle prima con la Lega – governo gialloVerde – e poi con il PD – governo gialloRosso -, adesso siamo di nuovo punto e a capo.

Insomma, in tempo di pandemia di zone e di governi ne abbiamo visti di tutti i colori!

Sono decenni che fanno e disfanno la legge elettorale come meglio si addice alle convenienze della parte politica di turno, ma mai nessun parlamento ha avuto “le palle” per legiferare in maniera tale che il giorno dopo le elezioni gli italiani avessero avuto un governo espressione politica di chi aveva preso un voto in più degli altri partiti!

Un governo in carica per l’intera legislatura, con vincolo di mandato per i parlamentari eletti dal popolo sovrano che in caso di crisi si fosse immediatamente rimesso alla volontà degli elettori.

E invece ci ritroviamo allo stato attuale, con la peggiore classe dirigente che ci potesse mai capitare a gestire la fase più difficile e complessa di tutta la storia della Repubblica.

“Personaggetti” che fanno le “veline” in tv, ma che non sono neppure l’ombra di uno statista degno di questo nome.

Purtroppo questa legislatura è nata male e sta finendo ancora peggio, anche se il peggio non è mai morto.

Tremano le vene ai polsi a sentire certi rumors e non riusciamo ad immaginare nulla di più inquietante dell’eventualità che Di Maio diventi Premier e Berlusconi Presidente della Repubblica.

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