Decreto Rilancio: aiuta tutti tranne i proprietari delle “Seconde Case”!

di Redazione. Doveva essere il “decreto aprile”, poi il “decreto maggio”, infine essendoci ancora la metà dei mesi a disposizione prima di finire il calendario, il governo ha pensato bene di ribattezzarlo “Decreto Rilancio”, svincolandolo così da ogni… ‘ilarità’.

E ieri sera, finalmente, dopo lungo e tribolato travaglio, Habemus Decreto Rilancio, con le nuove misure per attutire l’impatto economico dell’epidemia del Coronavirus. Tra queste quella che maggiormente colpisce è la cancellazione della Prima Rata dell’Imu del prossimo 16 giugno per alberghi, ostelli, b&b, stabilimenti balneari, terme e campeggi, insomma per tutti, ma non per le “Seconde Case”!

Ecco la nota dolens di tutto l’ambaradan: l’IMU. Si è pensato a tutti, persino a regolarizzare gli “irregolari”, ma non ai proprietari delle Seconde Case costretti a tenerle chiuse sine die, ma comunque obbligati a corrispondere per intero l’Imu e la Tassa sulla Spazzatura anche per tutti quei mesi in cui è stato impedito loro di fruirne.

Non sarebbe stato più giusto ed equo – ferme restando le maggiorazioni d’imposta sulle utenze di luce, gas e acqua – decurtare almeno dalla prima rata di IMU e TassaRifiuti i mesi in cui il governo ha vietato ai proprietari di poter raggiungere la seconda casa?

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