di Redazione. Anche nel male c’è del bene. E in questi drammatici giorni, dove la gente si rinchiude dentro casa per paura del contagio, dove i negozi sono chiusi e le città sono deserte, c’è più di qualcosa da salvare.
In primis, l’impegno e la professionalità di chi continua nonostante tutto a lavorare: dal personale sanitario, dalle forze dell’ordine, ai dipendenti pubblici, ai commessi dei supermercati, ai tecnici di luce, acqua, gas e di tutti i servizi essenziali, che ogni giorno mettono a repentaglio la loro salute per garantire una sorta di normalità a chi invece ha la fortuna di restarsene chiuso in casa per proteggersi dal Coronavirus.
E poi il ritrovato senso dello stare in famiglia, di coltivare quegli interessi fino a ieri riposti in soffitta per stare al passo del ritmo frenetico della vita moderna… fermarsi e… pensare, leggere, scrivere, suonare, dipingere, amare, volersi bene…
E poi il valore inestimabile della libertà, data per scontata e invece apprezzarla proprio quando viene limitata e non poco dagli attuali provvedimenti.
E poi le grandi città senza più il traffico caotico di tutti i giorni, le strade deserte, i mezzi pubblici semi vuoti che passano ad orario, lo smog che non c’è più e l’aria finalmente respirabile.
Chissà che da questa tragica emergenza, quando tutto sarà finito, non ne venga fuori l’opportunità di mettere in pratica un domani migliore?
