di Redazione. Dopo la “falsa partenza” di ieri 11 maggio, da lunedì prossimo, 18 maggio, si riparte e si riapre tutto quanto! Saranno le regioni a decidere le riaperture sul proprio territorio, e potranno tornare al lavoro commercianti al dettaglio, parrucchieri, estetisti e proprietari di bar e ristoranti. È quanto sancisce l’accordo raggiunto ieri sera tra esecutivo e governatori.
Una “Fase 2” differenziata per territorio, quindi, in cui saranno i vari amministratori locali – in base ai dati sui contagi forniti dal ministero della Salute – a decidere se, come e quando far ripartire attività e servizi. Il provvedimento viene incontro alle richieste dei governatori delle regioni e, soprattutto, blocca le numerose ordinanze emanate nei giorni scorsi e che non poca confusione hanno creato tra i cittadini.
Quindi dalla settimana prossima si riapre, ma in caso di nuovi focolai o aumento dei contagi, spetterà solo al governo decidere una restrizione delle misure adottate dai governatori.
Fondamentali per l’avvio di questa nuova fase saranno i dati di monitoraggio raccolti dal Ministero della Salute, che verranno diffusi tra il 14 e il 15 maggio e che permetteranno di avere un quadro chiaro della diffusione del Covid-19 per ciascuna regione. Per ognuna delle quali è stato valutato il numero di contagiati quotidiani, il tasso di contagio R0 (che indica quante persone un positivo può contagiare) i posti di terapia intensiva occupati e quelli disponibili.
In base a questo, il governo – insieme al Comitato tecnico-scientifico, che si esprimerà entro la fine di questa settimana – fornirà le “linee guida” e i “protocolli di sicurezza” per consentire riaperture che non rappresentino un rischio per la salute dei lavoratori e dei cittadini. Sarà, poi, compito dell’amministrazione regionale verificare l’effettivo rispetto di queste norme da parte di commercianti e imprenditori.