Covid. Non siamo ancora fuori dal tunnel!

Via le mascherine all’aperto, sì a cinema, stadio, viaggi, bar e ristoranti! Ma bisogna agire ancora con molta prudenza perchè le varianti del Covid stanno sempre lì, in agguato, pronte ad infettare e c’è il serio pericolo di un’altra ondata se non siamo tutti più “disciplinati”!

Attenzione soprattutto alla “Variante Delta” del virus SarsCoV2 che, comparsa in India nell’ottobre 2020, si è diffusa fino a raggiungere ormai un centinaio di Paesi grazie alla rapidità con la quale si trasmette, fra il 50% e il 60% superiore rispetto alla variante Alfa, l’Inglese secondo la vecchia terminologia.

Il segreto della sua velocità sta in gran parte nella proteina Spike, che il virus usa per agganciarsi alle cellule umane e che è il principale bersaglio dei vaccini anti Covid-19 che la riconoscono ancora e il sistema immunitario reagisce in modo più efficiente soprattutto dopo la seconda dose.  E siccome sono ancora molti i giovani non vaccinati, ecco perchè la variante Delta sta viaggiando attraverso le fasce più giovani della popolazione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che i casi di Covid-19 in Europa hanno ricominciato ad aumentare dopo due mesi di calo e che c’è il rischio di una nuova ondata “a meno che non rimaniamo disciplinati”. “La scorsa settimana, il numero di casi è aumentato del 10% a causa di un aumento di viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni”, ha detto il direttore regionale dell’Oms per l’Europa Hans Kluge in una conferenza stampa. 

“Questo sviluppo – ha sottolineato il direttore dell’Oms – arriva nell’ambito di una situazione in rapida evoluzione con la variante Delta che preoccupa e in un’area nella quale, nonostante i notevoli sforzi degli Stati membri, milioni di persone non sono ancora vaccinate”.

La settimana scorsa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell’Unione europea. La preoccupazione dell’Agenzia dell’Onu è che non tutta la popolazione europea sarà completamente vaccinata per quella data. “Il 63% sta ancora aspettando la prima dose e le restrizioni saranno sempre meno, mentre aumenteranno viaggi e assembramenti”. 

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