Corruzione e malaffare non hanno un genere specifico, se non quello umano.

di Redazione. Tsunami magistratura: corruzione, lottizzazione, rivalse e progetti eversivi. Toghe rosse, bianche e nere, toghe di tutti i colori!

In un Paese dove il più pulito c’ha la rogna, immaginare che ci sia qualcuno ‘pulito’ è pura fantascienza!

Eppure, c’è ancora qualche ‘sognatore’ che s’illude dell’esistenza di un immaginario “Olimpo degli dei” dove risiedono quelle categorie ‘intoccabili’ che per la loro alta levatura etica e morale e la nobile missione cui sono preposte, dovrebbero essere immuni da corruttele, abusi e furfanterie, le quali, per contro, dovrebbero essere la sola cifra di altre categorie considerate meno ‘nobili’.

Quindi se una pratica si “perde” nelle maglie della burocrazia e per rintracciarla e spingerla avanti bisogna ungere le ruote del meccanismo, tutto ciò rientra nella normalità. Invece, quando qualche magagna salta fuori da quei mondi illusoriamente considerati immuni dalle bassezze umane, quali la sanità, la magistratura e la religione, allora ci si meraviglia che anche qui funzioni come dovunque in Italia, e si grida allo scandalo!

La pia illusione che certi settori della società italiana siano immuni da scandali, ruberie, impicci e imbrogli è solo un bigottismo ottuso ed orbo: salute, giustizia e religione, medici, magistrati e preti, sono sempre essere umani come tutti gli altri e come tutti gli altri ci sono quelli bravi, onesti e per bene, ma ci sono pure tante mele marce!

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