Coronavirus, più di 1.835 malati e 52 morti. E noi dovremmo restare sereni. No grazie! Noi siamo molto, ma molto preoccupati!

Il coronavirus in Italia © Ansadi Redazione. Non si arresta ancora la diffusione del Coronavirus in Italia: sale il numero dei malati, ora sono 1.835, e sale il numero delle vittime, 52 in totale. E’ il bilancio fornito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

E fortuna che c’era da stare sereni, che era una influenza come tante altre, poco più di qualche starnuto, un semplice raffreddore…!

Una su tutte, le “mascherine”. Prima ci hanno detto che le “mascherine” non servivano ad impedire il contagio, semmai dovevano indossarle solo i contagiati sintomatici, adesso lo stesso Borrelli dice a ‘Che tempo che fa’: “Mancano le mascherine perchè sul mercato bisogna reperirle, ne abbiamo trovate e ne stiamo acquistando più di 5 milioni; domani 400 mila arriveranno e le distribuiremo, ne abbiamo già consegnate diverse migliaia, la macchina organizzativa si è attivata. Da dopodomani potremo distribuire le mascherine che servono”.

Ma insomma, un povero cittadino, sballottato tra chi rassicura e chi spaventa, che deve fare?

In Cina milioni e milioni di abitanti sono stati messi in quarantena, tutte le attività economiche del Dragone sono andate in crisi con un danno enorme sul Pil.

In Italia i numeri sono in continua ascesa. Chiudono scuole, chiese, uffici pubblici, aziende, bar e centri commerciali. Le strade sono deserte. Gli ospedali richiamano in servizio il personale in pensione e bandiscono nuovi concorsi. Mezzo Nord Italia è in quarantena. Si prefigura oltre all’emergenza sanitaria il disastro economico.

Viene addirittura sospeso – udite, udite! – il campionato di calcio… e noi dovremmo restare sereni. No grazie! Noi siamo molto, ma molto preoccupati!

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