Coronavirus. Frenesia e Panico.

di Giacomo-TO. “Né tali cose accadevan soltanto in città: la frenesia s’era propagata come il contagio. Il viandante che fosse incontrato da de’ contadini fuor, della strada maestra,[…] lo sconosciuto a cui si trovasse qualcosa di strano, di sospetto nel volto, nel vestito, erano untori […] al grido d’un ragazzo si sonava a martello, s’accorreva; gli infelici eran tempestati di pietre, o, presi venivan menati, a furia di popolo, in prigione”.
(Alessandro Manzoni, I PROMESSI SPOSI, Cap.32°)

In questo brano dei Promessi Sposi, dove si parla della Peste, si citano due termini: frenesia e contagio.
Anche oggi in pieno Covid c’è il serio pericolo che la frenesia, alimentata da un bombardamento mediatico eccessivo, contagi la popolazione.
Mascherine, distanziamento sociale, lavarsi le mani, tutto giusto.
Quello che non trovo assolutamente giusto e logico, è allarmare più del dovuto, generando panico.
Il panico uccide, in un incendio se chi lo deve subire non è preso dal panico, ha maggiori probabilità di salvarsi. Attenzione al panico ed alla frenesia, che sono pericolosi quanto il Covid.

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