#ControVirusResistenza2.0 – Lui non molla. Noi neppure: ‘resistiamo’!

di Redazione. Quasi mille morti in un giorno! Il bollettino di ieri è stato tragico: 4.401 nuovi contagiati (66.414 in totale, di quelli ovviamente rivelati dal “tampone”) e altri 969 decessi (9.134 in totale). Numeri drammatici che non accennano a diminuire e che sembrano rendere vani gli sforzi compiuti fino ad ora dagli italiani, ma è stato più volte precisato che in realtà per vedere i primi ‘risultati’ delle misure di contenimento bisognerà aspettare la fine di marzo.

Quindi, per tornare alla ‘normalità’ sarà necessario che passi qualche settimana, forse anche qualche mese: il quadro di maggio sarà decisivo per tentare di definire quando l’Italia potrà dichiarare il termine dell’emergenza.

Perciò le severe decisioni prese dal governo per contrastare la diffusione del Coronavirus potrebbero essere prorogate per altri 15 giorni: l’esecutivo sta lavorando su questa strada in vista di venerdì 3 aprile, quando scadrà il decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo scorso 22 marzo.

Pertanto, dovrebbero essere confermati la chiusura totale e i divieti di spostamento, concedendo probabilmente qualche minima deroga per le aziende: verrà valutato, in sinergia con imprenditori e sindacati, la possibilità di far ripartire settori produttivi purché si rispettino le rigide norme di sicurezza e si garantisca l’opzione smart working.

Il pericolo di “riaprire” è serio: anche un limitato allentamento della stretta potrebbe far impennare nuovamente il numero dei contagi. Il che significherebbe prolungare ulteriormente il periodo di “quarantena nazionale” e aver vanificato gli sforzi fin qui fatti.

Insomma, #IORESTOACASA Abbiamo fatto trenta… facciamo trentuno:

#CONTROVIRUSRESISTENZA2.0 – Lui non molla. Noi neppure: ‘resistiamo’!

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