di Antonello Laiso. Accendono il fuoco tra i boschi dove il freddo gela qualsiasi cosa, fanno quel che possono quei migranti che tra il filo spinato della vergogna che divide il confine sognano di varcarlo, con tutte le forze fisiche e mentali che ancora gli restano in corpo e con la disperazione nel cuore che rende il tutto ancora più difficile.
Sono scene che vediamo in questi giorni per la drammatica e difficilissima situazione tra la Polonia e la Bielorussia in cui la Presidenza di un dittatore sta creando non pochi problemi non solo ad una nazione ma a quanto pare a tutta la zona UE.
Sembra addirittura che il presidente bielorusso voglia chiudere l’importazione di gas che arriva dalla Russia a tutta l’unione europea, tale sarebbe quel ultima goccia di un vaso già colmo e non potrebbe essere tollerato.
Ci meravigliamo altresì come l’influenza notevole e la disponibilità sempre a dialoghi con l’unione Europea del presidente Putin non si sia ancora materializzata per mediare soluzioni in uno scenario non facile ed in un altro scenario mondiale non altrettanto facile come la pandemia che ancora imperia nel mondo.
Ci meravigliamo altresì come l’influenza notevole e la disponibilità sempre a dialoghi con l’unione Europea del presidente Putin non si sia ancora materializzata per mediare soluzioni in uno scenario non facile ed in un altro scenario mondiale non altrettanto facile come la pandemia che ancora imperia nel mondo.
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