Clima, l’89% degli italiani pensa che sia un’emergenza, ma non s’impegna in prima persona e pretende soluzioni dal governo di turno!

di Redazione. Oggi è il venerdì dei “Gretini” di tutto il mondo: la manifestazione “Fridays for Future”, infatti, è globale. Un’ola green innescata da Greta Thunberg, che però ignora i 500 scienziati che hanno firmato una lettera contro l’allarmismo climatico, nella quale spiegano che non è in corso nessuna emergenza apocalittica, nessuna fine di questo “sporco” mondo e che quanto sostenuto dalla 16enne paladina dell’ambientalismo, ovvero la teoria del riscaldamento globale antropico – cioè causato dall’uomo – non è in verità basato su alcuna verità scientifica.

Comunque, il movimento degli studenti, torna in piazza anche nelle città italiane, da Milano a Napoli, per il terzo sciopero globale del clima, dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio. Anche se quella di oggi sembra più una giornata di “sega” per stare lontano dai banchi di scuola, che una vera e propria anima verde che prende coscienza delle problematiche ambientali. Dal momento che tutti noi, studenti compresi, consumiamo, sprechiamo, sporchiamo e inquiniamo, magari senza saperlo e che poi manifestiamo non avendo ben chiaro contro chi e cosa contestiamo e soprattutto che cosa stiamo facendo di concreto per il pianeta e l’ambiente, a che cosa siamo disposti a rinunciare per “salvare il mondo”!

L’89% degli italiani crede che il riscaldamento globale sia un’emergenza e che possa diventare estremamente pericoloso. Lo rivela un sondaggio commissionato dalla ong ambientalista Hope Not Hate e condotto dalla società Focaldata in 8 paesi del mondo (USA, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Polonia, Canada, Brasile).

Ciò nonostante gli italiani continuano a sporcare e ad inquinare, senza un “mea culpa”! Preferiscono l’auto privata ai mezzi pubblici, lasciano termosifoni e climatizzatori accessi al massimo per tutto l’anno, consumano alimenti e bevande confezionate in contenitori di plastica, gettano cartacce e rifiuti di ogni genere ovunque, si sbarazzano di vecchie tv e frigoriferi rotti lasciandoli sul marciapiede o in discariche abusive, gettano l’umido nella plastica e la carta nella campana del vetro, cambiano un cellulare al mese e hanno tutti la parabolica.
Insomma, consumano, sporcano e inquinano senza se e senza ma, consapevoli d farlo, ma poi pensano che una entità astratta come lo Stato, la politica o chissà quale altra organizzazione mondiale metta tutto a posto con un colpo di bacchetta magica! La vecchia storia di chi pretende la botte piena e la moglie ubriaca!

Comunque, in Italia, l’89% degli intervistati ritiene che il mondo sia di fronte ad un’emergenza climatica e, a meno che le emissioni di gas a effetto serra non diminuiscano notevolmente nei prossimi anni, il riscaldamento globale diventerà estremamente pericoloso. L’85% concorda sul fatto che l’Italia stia già vivendo condizioni atmosferiche più estreme quali ondate di caldo, tempeste, siccità e alluvioni a causa del cambiamento climatico, e l’83% ritiene che il cambiamento climatico sia una minaccia concreta per la gente comune in Italia.

Nel nostro paese, il 67% non crede che il governo italiano stia facendo abbastanza per affrontare il cambiamento climatico e il 64% sarebbe più propenso a votare per un partito o candidato politico che dichiari d’impegnarsi per ridurre a zero le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.

Per concludere, l’italiano non s’impegna in prima persona a migliorare la qualità della vita, evade il fisco, sporca, inquina, ma pretende dal governo un paese migliore!

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