Cgil e Uil, insieme per la giustizia.

Primo ‘Sciopero Generale’ contro il Governo Draghi ad otto anni di distanza dall’ultimo unitario, proclamato contro la manovra del governo Letta, ma anche primo sciopero generale con la ‘triplice’ divisa come nel 2014, quando Cgil e Uil chiamarono i lavoratori ad incrociare le braccia contro il jobs act e la legge di stabilità del governo Renzi. Anche allora, come oggi, la Cisl aveva preferito starsene a casa e disertare le piazze dello sciopero generale e organizzare manifestazione autonome.

Cgil e Uil, invece, sono unite sotto lo slogan “Insieme per la giustizia” che accompagna lo sciopero generale proclamato dai due sindacati contro una manovra considerata inadeguata.

Maurizio Landini, trascinandosi dietro anche la Uil, non molla e da battaglia per cambiare il Paese: “Sta aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese. Noi invece diamo voce al disagio sociale che c’è nel Paese. Abbiamo bisogno di prendere la parola e farebbe bene chi è in Parlamento ad ascoltarci. Oggi è l’avvio di una mobilitazione perché pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degna di questo nome e cancellando la precarietà. È l’inizio di una battaglia”, afferma il segretario generale della Cgil.

Fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola sono i punti critici della manovra, che secondo Cgil e Uil “non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.

“La legge di Bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti. Vogliamo dei cambiamenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate e per rafforzare la coesione sociale e territoriale”, si legge nel volantino scritto da Cgil e Uil per lo sciopero.

 

 

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