Cgil e Uil allo sciopero generale. Ma la Cisl sta dalla parte del governo e dice No!

Sulla manovra di bilancio di Mario Draghi il sindacato si spacca. Infatti, Cgil e Uil proclamano lo sciopero generale di 8 ore per il 16 dicembre prossimo contro una legge di bilancio avara sul fronte di una riforma fiscale attesa da anni, ma anche su quello delle pensioni e del lavoro, mentre la Cisl resta a casa e si schiera con il governo ritenendo più che soddisfacente il suo operato!

La manovra è considerata “insoddisfacente” da Cgil e Uil che “pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del Premier Draghi e del suo esecutivo” la considerano “insoddisfacente in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.

La  Cisl, invece, se ne resta a casa ritenendo esaustivi i provvedimenti del governo e considerando “sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale” in quanto “per arrivare a traguardi concreti e duraturi non serve incendiare lo scontro in modo generalizzato: rischiamo di spezzare i rapporti sociali e industriali trasformando i luoghi di lavoro in campi di battaglia. Quello che serve oggi è l’esatto opposto: coesione, responsabilità e partecipazione sociale”.

Così la Cisl prende le distanze da Cgil e Uil e si dichiara contraria allo sciopero generale, ritenendo più che soddisfacente la manovra finanziaria: “Tanto più considerati i rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio. Risultati che valutiamo in modo positivo e che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale”.

A stretto giro è arrivata anche la reazione del Governo: la manovra è fortemente espansiva, che traghetta il Paese verso la ripresa e sostiene famiglie, lavoratori e pensionati, e lo sciopero non è comprensibile, secondo fonti di Palazzo Chigi.

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