“Carola for President, Carola Santa subito!” – “Carola in galera, Carola fuori dall’Italia!”

di Redazione. Era dai tempi di “Luna Rossa” che non si sentivano tanti esperti di navigazione, tutti insieme. Gente che invece di affrontare e cercare di risolvere i problemi reali degli italiani si perde in sterili elucubrazioni, peggio definite come “pippe mentali”.

Comunque questo è il paese Italia. Un paese che quando gioca la Nazionale di calcio conta circa 60milioni di commissari tecnici, e che quando si tratta di sbarchi, barchini e ong conta altrettanti skipper.

Siamo un paese eternamente diviso in tutto e per tutto. E oggi la discussione è incentrata tra chi sta con il “capitano” e chi con la “capitana”, “#IoNonStoConCarola” e “#IoStoConCarola”, “#IoStoConSalvini” e “#IoNonStoConSalvini”. Da una parte chi tifa per il Ministro dell’Interno che la condanna e la vuole in galera, dall’altra chi per la Magistratura che la assolve e la libera!

Disoccupazione, salari e pensioni da fame, caro prezzi, tasse, salute, sicurezza, ambiente e clima, sono argomenti che riprenderanno a dividere l’Italia in seguito, solo dopo che le acque si saranno calmate.

Questa è la nostra Italietta. Divisa tra il condannare e il santificare una “capitana” che va per mare con una nave che batte bandiera olandese, raccoglie dalle acque dei poveri disgraziati e, anziché portarseli a casa sua, li scarica sulle nostre coste, ed un “capitano” che chiede – invano – il rispetto delle regole.

Questa è la nostra Italietta, prendere o lasciare. Ma intanto prendiamoci un’altra imbarcata di migranti.

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