Regione Sicilia: bufera sulla campagna anti alcol. L’accusa è di sessismo.

di Redazione. Siamo un grande paese. Un paese che con tutti i guai che sta passando e che non stiamo qui ad elencare per non aggravare la situazione di ciascuno di noi che di guai ne ha già abbastanza – non trova niente di meglio che fare una gigantesca polemica sull’immagine scelta dell’Assessorato alla Salute siciliano per informare sui rischi dell’alcol per le donne.

Oggetto della polemica, che per l’abbisogna ha scomodato associazioni, fondazioni, professoroni e tuttologi di ogni dove, è la campagna di sensibilizzazione dell’Assessorato Regionale alla Salute contro l’abuso di alcol fra le donne. Comparsa due giorni fa sul sito istituzionale “Costruire Salute”, e rimossa dopo appena 24 ore, la campagna mostrava il volto di una donna con sotto due calici di vino rosso che ‘evocano’ il seno e una frase: “Quali sono le dosi giuste di alcol per la donna?”.

Apriti cielo. E’ stata subito bufera sui social: “Sessista”, “di cattivo gusto”, “lontana dalla scienza medica”. Sono solo alcune delle accuse lanciate sui social mettendo all’indice la trovata pubblicitaria, accusata di sessismo e di una sconcertante mancanza di rispetto per le donne.

Ma c’è pure chi ha sorriso e non si è sentito disturbato dalla campagna e dalla sua immagine, ritenendo “geniale” l’idea dei calici che evocano i seni anche perché l’alcol aumenterebbe il rischio di tumore al seno.

Ma la domanda – che toglie il sonno agli italiani alle prese con la crisi economica più devastante della nostra storia repubblicana – è: si è trattato di sessismo o di grafica geniale/evocativa e provocatoria?

Ma possibile che in questo paese si perda ancora del tempo prezioso a cercare l’ago nel pagliaio invece di mettere il fieno in cascina, al riparo da chi se lo sta portando via?

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