Buche e immondizia. Roma a rischio commissariamento?

di Redazione. «Camminare sul marciapiede e “schiantarsi” al suolo per colpa di una buca».
Così la showgirl Lorella Cuccarini ha commentato l’episodio che l’ha vista suo malgrado protagonista sulle dissestate strade della Capitale. È stata lei stessa a pubblicare su Instagram una foto che la ritrae con un occhio pesto e violaceo, accompagnata dalla didascalia: «Camminare sul marciapiede e “schiantarsi” al suolo per colpa di una buca». Poi, però, ha aggiunto che «non è nulla di grave». Magari anche per evitare che quell’occhio nero potesse alimentare ulteriori polemiche.

Non di solo “buche” si soffre a Roma, ma anche di spazzatura!

Da settimane la città è in affanno, con i cassonetti che non vengono svuotati per giorni e giorni in diverse zone della città, con terribili miasmi che fanno a gara con lo smog per chi inquina di più l’aria, ormai diventata irrespirabile per il gran caldo e le terribili puzze emesse dal traffico e dai cassonetti!

In media vengono raccolte 300 tonnellate in meno di rifiuti indifferenziati al giorno, circa un decimo di quelli prodotti quotidianamente nella capitale. I problemi sono noti: da dicembre non funziona più l’impianto Tmb Salario, distrutto da un rogo doloso, mentre uno dei due impianti di Malagrotta gestiti dalla Co.La.Ri, raccoglie 500 tonnellate in meno, e dovrebbe tornare a regime per la fine dell’estate. Ama sta cercando di arginare le falle ma la situazione resta difficile, nonostante le rassicurazioni della sindaca Virginia Raggi. Mentre si prosegue nella ricerca di siti fuori della Capitale che accettino il conferimento dei rifiuti, continuano ad alternarsi ipotesi che vengono respinte dai cittadini, come il sito per il trasbordo dei rifiuti a Saxa Rubra, o quello definitivamente bocciato in via Ave Ninchi, a Talenti.

Nelle ultime ore è tornata ad affacciarsi l’ipotesi di utilizzare il tritovagliatore di Ostia per trattare 300 tonnellate di rifiuti, ma anche in questo caso le proteste dei cittadini e delle opposizioni è subito tornata a farsi sentire.

Nessuno lo vuole dire, ma l’ipotesi di un commissario straordinario per gestire almeno la raccolta e il trattamento dei rifiuti di Roma appare sempre più vicina.

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