Berlusconi sente odore di Quirinale e si mette a fare la corte pure ai grillini!

Era l’Aprile del 2018 quando Silvio Berlusconi tuonava così contro i grillini: “I cinquestelle sono un pericolo per il Paese non sono un partito democratico. Sono il partito dei disoccupati. A Mediaset pulirebbero i cessi. Mi sono un po’ rotto di spiegare ancora queste cose agli italiani. Che hanno votato molto male”.

Era il Gennaio del 2020, quando Silvio Berlusconi aveva definito il reddito di cittadinanza come “paghetta offensiva di 493 euro in media. Coloro che ricevono questi soldi non hanno trovato un posto di lavoro”. Prima ancora aveva detto che col reddito i 5 stelle avevano “comprato i voti di tanti italiani poveri”.

Era il Febbraio del 2020 quando Silvio Berlusconi annunciava che Forza Italia era pronta a raccogliere le firme nelle piazze italiane per proporre un referendum abrogativo della misura cardine del Movimento 5 stelle, ovvero il reddito di cittadinanza definito dal partito di Silvio Berlusconi come “una mera misura assistenzialista, estremamente costosa che non crea occupazione, ma fa solo aumentare la spesa pubblica e di conseguenza la pressione fiscale sugli italiani togliendo risorse alla crescita e prospettive di nuova occupazione”.Ma oggi, che il nome di Silvio Berlusconi compare quotidianamente sui media quale possibile candidato al Colle, l’Uomo di Arcore ci sta facendo la bocca, ma sa che per prendere il posto di Mattarella ha bisogno di un largo consenso parlamentare e allora pur di diventare Presidente della Repubblica liscia il pelo ai grillini e si schiera a favore del Redito di cittadinanza, misura simbolo del Movimento 5 Stelle: “Sì al Reddito di cittadinanza, aiuta i poveri! I soldi finiti a dei furbi che non ne avevano diritto sono poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito ha finalmente sanato”.

Questo solo per stigmatizzare che in politica le parole non contano nulla e che pur di conquistare ‘la poltrona’ si è disposti a tutto, ma proprio a tutto, senza voler entrare nel merito della bontà o meno del reddito di cittadinanza e senza voler infierire su colui che non è risuscito a realizzare nemmeno un punto del suo famigerato “miracolo italiano”!

Berlusconi, M5s ha dato voce al disagio reale che merita rispetto.

Ma non finisce mica qui. Berlusconi cullando il sogno di succedere a Mattarella, continua a fare le avances a tutto l’arco parlamentare, in primis proprio ai 5Stelle: “Il voto al Movimento 5 stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia. I Cinque stelle non sono riusciti a dare una rappresentanza a questa Italia, ma hanno dato voce a un disagio reale, che merita rispetto, attenzione e anche delle risposte”. A dirlo è sempre lui, Silvio Berlusconi, nell’intervista che sarà pubblicata sul numero speciale dei 35 anni di Milano Finanza, in edicola l’11 dicembre.

 

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