di Antonello Laiso. Se abbiamo scoperto solo ora da quando esiste Babbo Natale che questi è gay non ci possiamo meravigliare di quello spot televisivo di Posten Norge, la Posta norvegese, ovvero di un bacio tra babbo natale ed un uomo, per celebrare l’anniversario dei 50 anni del riconoscimento di diritti Lgbt con quel bacio gay tanto criticato.
Molti saranno rimasti male, forse pensavano che quel vecchietto col vestito rosso e fuori forma fisicamente non potesse mai essere gay.
In particolar modo chi continua a a pensare schematicamente dopo le tante lotte negli anni ed i tanti diritti acquisiti nella nostra Nazione che le relazioni romantiche non vadano in quella unica direzione di eterosessualità schematizzata dei tempi.
Ma perchè poi Babbo Natale dovrebbe essere idealizzato obbligatoriamente come nell’ immaginario collettivo e non diversamente da alcune concezioni arcaiche?
Nella nostra società è molto diffuso il concetto che le relazioni romantiche per le persone Lgbt siano diverse di quelle eterosessuali.
Un siffatto modo di concepire l’amore, a senso unico ed in un unica direzione come ancora molti pensano sarebbe una discriminazione per chi non è eterosessuale, sarebbe la negazione oltre di di un diritto già sancito dalla legge con le migliaia di coppie che si sposano, convivono e adottano pure anche di quella forma astratta che poche regole ha, che è l’amore.
Personalmente faccio gli auguri a Babbo Natale essendo certo che non tutte quelle coppie lgbt hanno una vita facile, le coppie che non abbracciano quella “norma” che è ancora nella mente di tanti.
