di Redazione. Ci stiamo lasciando alle spalle un anno terribile, tutto da dimenticare.
L’anno del Coronavirus.
L’anno del governo che non c’è stato e sul quale pesano come un macigno gravi ritardi per la ripresa e la ripartenza del paese: lo stallo economico, le mancate erogazioni ancora oggi della cassa integrazione dei mesi scorsi, l’assenza di ‘una visione’, soprattutto a livello di sanità, che vada al di là del meccanismo ‘aperture-chiusure e relativi ristori’ cui finora siamo stati abituati.
Insomma, per questo governo il tempo è scaduto!
Reincaricare Conte per formare un terzo esecutivo politico, per tirare a campare con questa legislatura, è un’idea che non piace a nessuno. Del resto, come dicono i sondaggi, per 2 italiani su 3 il premier non sa governare e tra coloro che non hanno per nulla fiducia in lui ci sono anche elettori del Pd e dei 5stelle!
Ma oggi è un nuovo anno e ci ritroviamo con un vaccino in più e con un Matteo Renzi deciso a fare sul serio: ritirare i suoi ministri dal governo gialloRosso, aprire una crisi di governo lampo per far fuori il premier Conte e alcuni ministri considerati inadeguati alle sfide che presenta questo 2021: il Recovery Fund, le grandi riforme, l’elezione Capo dello Stato e le elezioni Comunali di Milano, Torino, Roma e Napoli.
Dovrebbe quindi essere, quella che si preannuncia, una crisi senza voto anticipato. Una crisi che dovrebbe portare ad un rimpasto dell’attuale governo con un nuovo premier, con meno “giallo” e tanto più “rosso”!
Tant’è che anche il Pd vedrebbe di buon occhio un avvicendamento a Palazzo Chigi per uscire dallo stallo di questo momento, con Conte che non vuole concedere nulla a Renzi e alle sue richieste, condivise peraltro dallo stesso Nazareno.
Dato per scontato che non si andrà a nuove elezioni – considerato l’attaccamento alla poltrona dei nostri parlamentari – l’attuale maggioranza sarebbe pronta a sostenere come premier Dario Franceschini, recordman di poltrone, uno ‘buono’ per tutte le legislature, uno che piace a tutti, così come si conviene ad un democristiano doc!
