Io ho sostenuto, invece, che le disuguaglianze di cui tutti parlano sono legate prevalentemente alla trasformazione nazionale ed internazionale della finanza che da infrastruttura al servizio della produzione è diventata una industria a sé stante dove la materia prima son quattrini ed il prodotto son più quattrini muovendosi al di sopra del ciclo produttivo e togliendo, così, valore alla produzione, al commercio ed ai salari.
Questa improvvida trasformazione ha creato ricchezze elitarie ed impoverimento di massa in Italia come in tutto l’occidente.
Se questa è la diagnosi, la terapia non può che essere una nuova disciplina dei mercati finanziari ed una politica normativa e fiscale che favorisca l’uso produttivo del capitale e non il suo uso finanziario.
Per fare questa battaglia c’è bisogno di convincere l’Europa a muoversi su questo crinale e l’isolamento internazionale in cui è caduta l’Italia non è purtroppo un buon auspicio. Tutto qua. Grazie per l’ospitalità che mi consente di chiarire ciò che la videoconferenza aveva confuso.