di Redazione. Mentre la gente per bene di questo paese – altrimenti definita come i “soliti fessi” – è alle prese con i calcoli per saldare la seconda rata del salasso IMU-TASI, i “furboni del quartierone”, che hanno trovato il modo di raggirare l’imposta sulla seconda casa al mare, in montagna o in città, se la ridono sotto i baffi.
Chissà se il governo – tra un litigio e l’altro – sarà veramente capace di stanare le ‘finte prime case’, in particolare nei luoghi di vacanza? Infatti se dovesse passare la modifica proposta nella manovra finanziaria dai relatori, ogni nucleo familiare potrà indicare una sola abitazione principale sulla quale non pagare l’Imu.
L’obiettivo è quello di intervenire sulle case turistiche, spesso considerate come abitazione principale a causa dello spostamento fittizio della residenza di uno dei due coniugi. La possibilità di permettere ad alcuni nuclei famigliari, si legge nella relazione, di avere due nuclei principali, una nel comune di residenza di un coniuge e l’altra in quella di residenza dell’altro coniuge, appare discriminatoria anche sotto il profilo costituzionale.