Il Fisco Orco si mangia le case e i risparmi degli italiani.

di Redazione. Tra sardine e grillini, pesci che dal barile passano alle piazze e grilli che non ‘zompano’ più come ai tempi del Vaffa-day, il countdown per il saldo Imu-Tasi di fine anno è arrivato al suo epilogo.

Oggi, lunedì 16 dicembre 2019, è infatti l’ultimo giorno utile per saldare il conto con il Comune.

Il saldo 2019 sarà probabilmente l’ultimo in cui circa 18 milioni di contribuenti, tra famiglie e imprese, dovranno calcolare e pagare i due tributi.

Infatti, dal prossimo anno,  i contribuenti dovranno fare i conti con le ulteriori novità inserite in Legge di Bilancio 2020, con la quale le due tasse sulla casa dovrebbero essere unificate nella cosiddetta Imposta Unica Comunale sugli immobili.

Quello che non cambierà nel 2020 sarà il livello massimo del prelievo. La nuova Imu avrà come limite il 10,6 per mille, che oggi rappresenta la somma massima di Imu e Tasi. Inoltre, verrà fatto salvo l’aumento dello 0,8 per mille applicato da circa 300 Comuni – tra cui Roma e Milano – che l’hanno introdotto nel 2015 e poi sempre confermato. In queste città il massimale rimarrà l’11,4 per mille!!!

Quindi ennesimo salasso soprattutto per coloro che hanno la “grave colpa” di possedere una “Seconda Casa” della quale, peraltro, neppure riescono a “disfarsene” perché il  mercato è fermo. Come del resto è fermo l’intero paese.

Che il mercato immobiliare italiano si trovi in grave difficoltà ormai da diversi lustri, è una realtà inconfutabile. E oggi come oggi quegli immobili acquistati in tempi non sospetti dalla stragrande maggioranza degli italiani con il sudore della fronte e che non se li sono ritrovati così… a “loro insaputa”, hanno dimezzato il loro valore.

E per immobili si intendono tutti i beni immobili: dalle prime case alle seconde, dai negozi ai capannoni, dagli studi professionali alle botteghe artigiane. E se vuoi liberarti di quello che un tempo era un “bene” immobile, oggi divenuto un “male” immobile per colpa di una tassazione insostenibile, non ci riesci neppure se vuoi regalarlo!

Se non si vende e non si compra più neppure una cantina, la causa principale è da imputare alla mazzata del fisco sugli immobili (IMU-TASI), alle imposte indirette sulla seconda casa che di fatto hanno raddoppiato il costo delle utenze (a zero consumi arrivano bollette di luce, acqua, gas e spazzatura da brividi!!!), agli stipendi che sono rimasti fanalino di coda dell’intera Europa, alla disoccupazione ai massimi storici, ad una inefficienza ed incapacità della classe dirigente nel “governare” e “amministrare” un paese senza più né capo né coda.

Insomma, la politica, la finanza, la classe dirigente di questo paese ci ha portato dentro il tunnel di una crisi senza fine e lì ci ha lasciato a marcire da circa vent’anni e chissà ancora per quanto altro tempo continueranno a spremerci. Non se ne esce più!?

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