Zichichi: Non c’è una emergenza climatica e Greta dovrebbe continuare a studiare.

di Redazione.  Un gruppo di 145 scienziati italiani (geologi, geofisici e studiosi del clima) ha presentato una petizione al Capo dello Stato, al presidente del consiglio e ai presidenti delle Camere, sostenendo che non esiste un consenso scientifico sull’origine umana del riscaldamento globale, che questo è un fenomeno che si è verificato anche in passato per cause naturali, che non c’è una emergenza climatica e che le politiche di riduzione delle emissioni sono inutili per governare il clima e negative per lo sviluppo economico.

I 145 scienziati italiani aderiscono ad un documento sottoscritto da 500 ricercatori di tutto il mondo dal titolo “Non c’è una emergenza climatica“. “Il riscaldamento globale antropico – scrivono i firmatari – è una congettura non dimostrata e dedotta solo da alcuni modelli teorici climatici. La letteratura scientifica recente ha messo sempre più in evidenza l’esistenza di una variabilità climatica naturale legata soprattutto ai grandi cicli millenari, secolari e pluridecennali dell’attività solare e della circolazione oceanica, che sono stati responsabili di altri periodi caldi degli ultimi 10.000 anni”.

“E’ scientificamente poco realistico – prosegue l’appello – individuare nelle emissioni umane praticamente l’unica causa del riscaldamento osservato dal secolo passato ad oggi e, quindi, le previsioni allarmistiche per il prossimo futuro dedotte da modelli climatici proponenti tale ipotesi non sono credibili”.

“Posta la cruciale importanza che hanno i combustibili fossili per l’approvvigionamento energetico dell’umanità – conclude l’appello -, suggeriamo che non si aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l’illusoria pretesa di governare il clima”.

Tra i firmatari dell’appello anche il fisico Antonino Zichichi secondo il quale occorre tener presente che cambiamento climatico e inquinamento sono cose completamente diverse, e metterli insieme equivale a ostacolare la soluzione. “L’inquinamento infatti si può combattere subito proibendo ulteriori immissioni di veleni nell’aria. Il riscaldamento è altro”.

 “Il riscaldamento globale – spiega il professore – dipende dal motore metereologico. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico”.

Quanto alla figura di Greta Zichichi le riconosce il merito di aver sollevato l’attenzione sulla tematica ambientale. “Ma se non c’è la Logica, e quindi la Matematica e poi la Scienza, cioè la prova sperimentale, il clima rimane quello che è: una cosa di cui si parla tanto, senza usare il rigore logico di un modello matematico e senza essere riusciti a ottenere la prova sperimentale che ne stabilisce il legame con la realtà. Greta non dovrebbe interrompere gli studi, come ha detto di volere fare…. Greta dovrebbe dire che di clima bisognerebbe iniziare a parlarne alle scuole elementari”.

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2 Responses

  1. Paolo dg ha detto:

    Cara Greta, dopo il fallimento della COP25 (Conferenza mondiale sul clima) a Madrid e dopo la tua valutazione che nulla è stato fatto, nonostante l’impegno di milioni di giovani in tutto il mondo, forse è ora di rinunciare a farsi prendere in giro dalle false promesse della politica e proporre al grande movimento, che tu hai contribuito a creare, tre direttrici di marcia.

    Una riguarda i consumi individuali: l’attuale economia globale brucia carbone, gas, petrolio per produrre merci per lo più inutili di cui si può fare facilmente a meno, mentre il sistema mediatico e della pubblicità fanno di noi delle scimmiette ammaestrate ad ubbidire alle mode, a stili di vita, a tipi di alimentazione nocivi alla nostra salute fisica e mentale. L’ambiente si difende se questi consumi vengono respinti a favore di uno stile di vita più essenziale, che pretende cibi biologici e merci prodotte da chi usa già (e sono molti) energie rinnovabili. I tuoi spostamenti in barca a vela sono un chiaro invito a prendersi responsabilità personali ed essere coerenti con l’avvento di un GREEN NEW DEAL di cui la terra ha urgente necessità. La seconda direttrice di marcia è quella di far conoscere una elementare verità: le rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico, per produrre energia costano già meno dei fossili e non producono emissioni nocive che sono alla base dei cambiamenti climatici. Il terzo percorso che propongo è quello di utilizzare questo straordinario movimento globale di giovani per far emergere una nuova classe dirigente, che possa guidare questa transizione nella terza rivoluzione industriale, che significa la decarbonizzasione di tutta la produzione di energia a favore delle rinnovabili, transizione che durerà almeno 20 anni e che ha bisogno di una nuova classe politica per inserire ogni programma e ogni progetto nella cornice dell’abbandono dei fossili che è bene che rimangano sotto terra.

  2. roberto b ha detto:

    Una domanda per il prof. Zichichi, se una spessa coltre di residui delle combustioni umane si posa sui ghiacciai e questa coltre nera assorbe la luce solare con la conseguenza di aumentare lo scioglimento del ghiacciaio stesso possiamo dire che la colpa non è dell’uomo?
    un saluto roberto b

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