Vorrei un appartamento rigorosamente a mia insaputa!

Stasera sai che faccio? Non esco! Niente cinema e niente pizza con gli amici, tanto ormai quelli sono soltanto vecchi ricordi, tempi passati di una £ira che fu… e così, risparmio pure. Mi chiudo in casa mia, anche se “mia”, si fa per dire: stiamo in affitto a 1.200 euro al mese a fronte di uno stipendio, mio, di 1.300 e di mia moglie di 800 euro al mese, con un bimbo in arrivo!!! E, comunque, non esco e non aspetto neppure i risultati delle partite per azzeccare un tredici o l’estrazione del lotto per quel terno che aspetto da una vita. Stavolta mi metto in pantofole e sto lì, incollato davanti al televisore, su Rai3. Voglio proprio vedere se Report magari riesce a scoprire – …chissà!? …hai visto mai!? – che anch’io, a mia insaputa, ho un appartamento di proprietà, anche se non ricordo bene dove, come, quando e a quanto l’ho comprato. Non mi interessano i cinquantasei appartamenti dell’altra puntata e neppure quella casa con vista sul Colosseo o quella casetta piccolina in Montecarlo. A me ne basta uno di appartamento! Uno solo, piccolo e modesto, magari un bilocale alla periferia di Roma! …scorrono le immagini, s’inseguono le solite parole, i soliti fatti e fattacci… gli occhi si fanno pesanti, non ce la faccio neanche più ad incazzarmi… spengo il televisore, mestamente vado a coricarmi dopo aver fatto una buona scorta di ennesimi scandali e furfanterie. Report non mi ha portato buono. Ma poi, d’improvviso, mi scuoto da quel torpore e mi dico: «Ma che cavolo… Vivo in un Paese libero e democratico, dove i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge. Vivo in uno Stato che garantisce pari diritti e doveri a tutti i suoi abitanti. Vivo in una Nazione dove la Carta Costituzionale garantisce a tutti le stesse opportunità! …e se mi candidassi pure io alle politiche… e se poi mi eleggessero addirittura Presidente della Repubblica Italiana!? …mi sarei assicurato per almeno sette anni vitto e alloggio al Quirinale, e un lauto vitalizio per tutto il resto della mia vita!».
…suona la sveglia… è già lunedì… e mi ritrovo sul tram appeso al corrimano come un salame, stretto e pressato come una sardina da tanti altri cittadini che come me  sognano ancora ad occhi aperti una casa, un lavoro, una famiglia… una vita ed un mondo migliore! Ma fuori è buio, sembra ancora notte fonda, le luci sono spente, c’è la spending review e siamo ancora in quel tunnel che sembra non finire davvero più…

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1 Response

  1. arera ha detto:

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