Volere è potere. Scoperti 13.000 evasori totali, evasi 3,4 mld di Iva!

di Redazione. Se c’è un settore nel quale andrebbero investite maggiori risorse per potenziare gli organici e le moderne tecnologie, questo è senz’altro quello della lotta all’evasione e alla corruzione, che sottrae ogni anno milioni e milioni di euro alle casse dello Stato.

In Italia il 50 per cento dei nostri connazionali evade il fisco. Se tutti, ma diciamo “tutti”, pagassero regolarmente le tasse per quanto dovuto, non solo avremmo una tassazione più equa e sostenibile, ma saremmo la nazione più ricca del mondo.

Invece, in questo paese, che assolve i “furboni del quartierone” e tartassa sempre e soltanto i “soliti fessi”, sopravviviamo con il cappio al collo del debito pubblico e con una tassazione che si porta via oltre il 50 per cento del reddito, a fronte di servizi pubblici che dire ‘inadeguati’ è dire poco! Insomma, ci ritroviamo sempre con le pezze al culo perchè dobbiamo pagare sia la nostra parte che quella di chi evade, senza mai riuscire a sdebitarci! 

Ma ecco i “numeri” forniti dalla Guardia di Finanza a testimoniare il fatto che quando ci si mette seriamente al lavoro per stanare i “furboni del quartierone”, i risultati arrivano. Numeri che potrebbero essere ancora più generosi se soltanto si investisse maggiormente in uomini e mezzi per stanare gli evasori e mettere al gabbio corrotti e corruttori.

Volere è potere!
Ma la brutta sensazione è che qui in Italia non si voglia!

Nel periodo compreso tra il 1 gennaio del 2018 e il 31 maggio del 2019 la Guardia di Finanza ha scoperto 13.285 evasori totali, soggetti completamente sconosciuti al Fisco che non hanno mai pagato un euro di tasse e che hanno evaso complessivamente 3,4 miliardi di Iva.

Un numero leggermente superiore a quello dello stesso periodo precedente, quando ne furono scoperti 12.824.

Sono inoltre scoperti 42.048 lavoratori in nero o irregolari – anche questi in aumento (erano 30.818) – e sono stati denunciati 8.032 datori di lavoro.

I comportamenti illeciti da parte di poco più di 8mila tra funzionari e dipendenti dello Stato (8.047) hanno prodotto un danno all’erario per circa 6 miliardi mentre sono stati eseguiti sequestri per 107 milioni. E’ questa la cifra segnalata dalla Guardia di finanza alla magistratura contabile nell’ambito delle verifiche per il contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica.

I finanzieri hanno anche scoperto frodi al bilancio nazionale e comunitario per un valore complessivo di 1,7 miliardi.

Gli interventi svolti sul fronte della spesa pubblica, degli appalti, degli incentivi alle imprese, della spesa sanitarie e delle erogazioni dei fondi europei sono stati complessivamente 34.625, ai quali vanno aggiunte 8.636 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 1.880 con la Corte dei Conti. Un’azione, dice la Gdf, “finalizzata ad individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella pubblica amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni”.

Sul fronte della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni e hanno portato alla denuncia di 13.570 persone. I finanzieri hanno anche accertato che il 34,1% delle prestazioni sociali agevolate e ben 88,9% delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari sono risultate irregolari

In poco meno di un anno e mezzo la Guardia di Finanza ha individuato 15.976 reati fiscali, soprattutto emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di scritture contabili, denunciando 18.148 persone, 525 delle quali arrestate. Il dato è stato reso noto in occasione del 245/esimo anniversario della festa del Corpo che si celebra oggi a Villa Spada, a Roma.

Sul fronte della lotta all’evasione fiscale sono stati eseguiti, nell’ambito di una serie di piani d’intervento con l’Agenzia delle entrate, 128.497 interventi ispettivi. Da gennaio 2018 a maggio 2019 la Gdf ha anche avanzato richieste di sequestri per 9,3 miliardi mentre le misure patrimoniali eseguite sono state invece pari a 1,5 miliardi. Sono, infine, 3.003 i casi scoperti di società cartiere o fantasma utilizzate per realizzare le frodi carosello (frodi all’Iva) o per indebite compensazioni.

Oltre un milione e mezzo (1.519.033) di ispezioni portare a termine e quasi centomila (97.247) indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile. E’ il bilancio di 17 mesi di attività della Guardia di Finanza – dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019 – resi noti in occasione della festa del Corpo. Si tratta di “interventi mirati” afferma il comando generale, “indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie all’attività d’intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio” ulteriormente potenziata e migliorata grazie all’integrazione tra le banche dati e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

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1 Response

  1. roberto b ha detto:

    E se ci fossero le manette per gli evasori? E se non ci fossero più quei condoni chiamati con nomi assurdi per camuffarne il significato? Nella nostra fantasia riuscite ad immaginare il titolare di una grande azienda che finisce in carcere? La collusione tra il POTERE e il potere politico questo mai lo permetterà .
    un saluto roberto b

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