Vogliamo gente onesta e capace: iniziamo dal Quirinale.

di Maria Pia Caporuscio. L’Italia merita di avere un Presidente della Repubblica che ponga in cima a tutti i problemi le persone. Finora tutti coloro che si sono occupati di politica hanno fatto di tutto tranne che rispondere alle esigenze dei cittadini. Per i politici il cittadino è sempre stato rigettato all’ultimo posto, quasi che i problemi della popolazione rappresentassero un fastidio per loro. Si sono occupati degli interessi del partito di appartenenza, se non addirittura di quelli personali, tanto è vero che i privilegi di cui si sono circondati suscitano il vomito oltre alla rabbia.
Un Parlamento che da più di vent’anni è frequentato da tanti inutili buffoni e da altrettanti disonesti, capaci di trasformare un paese fertile in un deserto. Depredato di ogni ricchezza economica ma anche culturale. Una popolazione orgogliosa e fiera trasformata in una massa di disgraziati pronti ad elemosinare un posto di lavoro sottopagato o in nero, quando rappresentava nel mondo un vanto, per l’attaccamento al proprio posto di lavoro, che per ognuno diventava una seconda famiglia. Sono riusciti a farli divorziare dal lavoro precarizzandoli, facendo in modo di non affezionarsi mai e di non imparare più alcun mestiere. Sono stati trasformati da esseri umani in macchine per arricchire questi esseri che giustamente possiamo definire mostri. Questi mostri infatti sono stati capaci di disintegrare le imprese artigiane che davano lustro al nostro paese, costringendo i piccoli artigiani al suicidio nel vedersi privare dell’unica fonte di risorsa e dove avevano sacrificato l’esistenza. Sono riusciti a massacrare la cultura quando i nostri Licei erano un fiore all’occhiello nella preparazione umanistica e culturale. Hanno mandato in rovina i reperti archeologici più preziosi del mondo tralasciando ogni manutenzione, permettendo così alle intemperie naturali la demolizione. Hanno dato un esempio nefasto di disonestà favorendo la delinquenza che da essi prende esempio. Non si contano le nefandezze commesse da una classe dirigente da carcerare. L’atavica sopportazione alle violenze e la pacifica natura della popolazione italiana ha favorito la sete di potere, l’arroganza, la disonestà se non addirittura la malvagità di coloro che dovevano governarlo questo paese. Ma ora si avverte nell’aria un risveglio delle coscienze di un popolo da troppo tempo oppresso e sottomesso e i responsabili devono farsene carico se vorranno evitare guai che nessuno è in grado di quantificare. La popolazione è decisa a dire basta a questo immorale sistema di governare e pretende che alla guida del proprio paese ci sia gente che lo ama questo paese. Vogliamo gente onesta e capace iniziando proprio dalla più alta carica dello Stato: la Presidenza della Repubblica ad un uomo come Gino Strada che ha ampiamente dimostrato il suo amore per l’umanità, per la pace e la salute. Le tre cose più indispensabili per il benessere degli uomini.

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