Viviamo in un mondo di plastica.

di Redazione. Plastica, oggi è tutto di plastica. Viviamo in un mondo di plastica. Respiriamo CO2 e mangiamo Plastica!
Dai contenitori del latte, dell’acqua, del vino, delle uova, della pasta, della mozzarella e delle bistecche, dalle siringhe monouso, alle piante e ai fiori finti, dalle penne a sfera alle scarpe da ginnastica, dai bicchieri ai piatti e alle posate, dalle tette rifatte all’iphone, è solo plastica.
Plastica che infesta l’intero pianeta e persino i mari di cui il pescato, che a nostra volta mangiamo, ne è pieno zeppo.
Cento milioni di tonnellate di plastica all’anno vengono disperse in natura mentre il solo bando del monouso sottrarrebbe il 40% di questi rifiuti. Lo afferma il Wwf che ha diffuso il rapporto internazionale “Responsabilità e rendicontazione, le chiavi per risolvere l’inquinamento da plastica”.
La quantità di plastica prodotta ogni anno nel mondo è di 396 milioni tonnellate.
E circa 100 milioni di tonnellate (su un totale di 310 milioni di tonnellate di rifiuti) vengono disperse “per colpa della scorretta gestione della filiera della plastica (dalla produzione, al consumo, al riciclo, allo smaltimento)” rileva il Wwf osservando che “entro il 2030, con un approccio più sistemico lungo tutto il ciclo di vita della plastica, si potrebbero ridurre del 57% i rifiuti plastici (pari a 188 milioni di tonnellate di plastica in meno) “.
Ma come per le emissioni di CO2, se la grande distribuzione non inizia ad utilizzare energia pulita e materiali biodegrabili, non è che la soluzione può arrivare dai ‘cittadini-consumatori’ che – oltre alla differenziata, al rispetto dell’ambiente, all’utilizzo dei mezzi pubblici, della bicicletta, delle auto ibride – non hanno altre soluzioni a disposizione, dal momento che chi di dovere gli ha confezionato un mondo di plastica.

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