Un’etica di responsabilità.

di Clemente Luciano. Certo, c’è il telecomando per spegnere la tv ed evitare la tortura dei talk show che sono diventati il cassonetto della spazzatura nei quali confluisce tutta la subumanità di quel mondo no vax e no green pass, che trovano nel populismo di Salvini e Meloni i loro referenti politici.

Ma anche dopo aver spento la tv,ti accorgi che qualcosa è rimasto. Proprio grazie a quei talk e a quella politica sovranpopulista,sono state seminate nella gente dubbi e ancor più sentimenti di rancore,rabbia e risentimento.Lo si vede nei disordini delle piazze di Roma,Milano,Torino e Trieste.Ed è qui che ci sono le responsabilità dei massmedia e dei talk show.Il “format” di questi talk è sempre lo stesso:usare una sorta di “par condicio”,per dar spazio e voce,ai mondi del si e no vax,del si e no green pass.

Ma utilizzare il bilancino della par condicio in materia vaccinale è irresponsabile.La par condicio fu adottata in politica da un sistema ipocrita,che aveva paura che la gente si ponesse domande e che voleva(e vuole)centellinare l’informazione,nel presupposto antico che la libertà sia rischiosa.Proprio come Fëdor Dostoevskij fa dire alla famosa figura del “Grande Inquisitore” nei “Fratelli Karamazov”.Con la pandemia,però,è tutto diverso.In tema di Covid,vaccini e green pass non si può far parlare tutti,fino all’ultimo imbecille che propone improbabili teorie fanta-sanitarie.

Non si può far confrontare chi raccatta qualche nozione pseudosanitaria su Wikipedia,con chi ha passato la vita in laboratori e corsie d’ospedale.Così il telespettatore,davanti a tesi contrapposte può essere attratto dal più bravo nello storytelling o da quello che grida più forte.Ogni conduttore o conduttrice di talk show sa che è bene invitare qualccuno a blaterare qualsiasi stupida idea priva di dignità e contenuto,affinché questa persona posso dare spettacolo con le proprie fantasie e i propri slogan in modo tale da provocare la reazione delle persone che esprimono,invece,competenze e conoscenze,idee correlate ai fatti e ai dati.Così,alla fine,si accende nello studio tv uno sguaiato dibattito urlato con improperi e insulti,fatto di nulla che però fa schizzare la trasmissione nelle classifiche dell’audience.

Del resto il Presidente Mediaset,Fedele Confalonieri,ha detto senza ipocrisie:”Il talk-show deve fare casino,sennò chi lo guarda?”.Ma con la scelta di questo modello di talk si giunge poi a dar voce alle bestialità di certa gente,tipo quel sacerdote,don Paolo Pasolini,secondo il quale:”Ci sono donne ingravidate da aziende statali o private per farle abortire,asportare loro il feto e usarne gli organi per la sperimentazione dei vaccini anti-Covid”.Oppure quel portuale di Trieste,tal Puzzer,che ubriacato dalle telecamere e dalle interviste,chiede che Draghi e Mattarella vadano a conferire con lui.Sì è proprio di Trieste quel tizio lì,la città dove Franco Basaglia liberò i matti dai manicomi.E questo accade mentre in tutta Europa arriva in forma cruenta la quarta ondata del virus.E così in Austria proclamano un nuovo lockdown nazionale e in Germania la Cancelliera uscente,Angela Merkel,afferma che la situazione è “tragica e drammatica” e il Ministro della Sanità tedesco dice una frase choc:”quasi tutti i tedeschi alla fine dell’inverno saranno vaccinati,guariti o morti”.

In un’ottica liberale si potrebbe dire che non si può certo vietare ad altri di esprimere idee diverse.Ma qui anche Voltaire si rifiuterebbe di difendere quelle idee.Qui si vorrebbero far passare come liberali e libertarie,le idee deliranti di questi personaggi.No,non si tratta di libertà di esprimere idee diverse e di manifestare.Perchè poi quelli che invocano le libertà dal vaccino e dal green pass sono gli stessi che per primi quelle libertà non rispettano,e,anzi,minacciano gli scienziati costringendoli a girare con la scorta,aggrediscono i giornalisti,deridono e insultano le istituzioni.
Di questa prepotenza di minoranze organizzate,i populisti nostrani si fanno difensori e proprio costoro trovano spazio inappropriato i talk show televisivi.E proprio a questa gente forniscono armi ideologiche uomini di cultura come i filosofi Cacciari e Agamben o lo storico Barbero.La comunicazione,perciò,deve fare un esame di coscienza:essa,durante la pandemia,ha avuto un vizio di partenza:quello,appunto,di ritenere che chiunque potesse parlare e mettere in discussione la scienza.
Ma il tema urgente e di fondo della democrazia,in questo momento così drammatico,è quello di difendere il diritto delle persone alla vita e alla salute,non certo quello di far parlare una minoranza di cretini che,in nome di un fantomatico attacco alla libertà,pensano di poter dire qualsiasi cosa,contrapponendo il loro pensiero complottista alla ricerca scientifica.Max Weber diceva che in democrazia c’è un’etica dei principi e un’etica della responsabilità.
E’ giunto il momento in cui prevalga un’etica di responsabilità.I massmedia che sono chiamati a diffondere conoscenza e consapevolezza è quest’etica che devono rispettare e non certo quello di far parlare tutti.Financo Puzzer e don Pasolini.

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1 Response

  1. Enzo ha detto:

    Che dire? Concordo. Però dall’altra parte c’è lo spettatore o il lettore: avrà usato le capacità di discernimento proprie dell’essere umano per pesare coloro che parlano?
    Io capisco Puzzer che parla e straparla ma dove lo mettiamo chi ascolta?
    Qui siamo addirittura allo svelare segreti di somministrazione dei vaccini che ogni vaccinatore al mondo dovrebbe conoscere per la distribuzione, che ci viene comunicata da una pseudo-infermiera slovena che parla in bosniaco e finisce anche su Freeskipper (commento articolo Super Mario Super Green Pass).
    E’ un bel problemino …….!
    Un Saluto
    Es.

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