Una maggioranza che soccombe ad una minoranza!

Una parte del Pd” e la stragrande maggioranza dei parlamentari italiani, come del resto la stragrande maggioranza del popolo italiano, affermano di pensarla allo stesso modo di Beppe Grillo. Ovvero ritengono, a torto o a ragione, ma sono pur sempre “la maggioranza”, che “in qualsiasi altro Paese civile e democratico un personaggio come Silvio Berlusconi starebbe di certo in carcere, o quanto meno sarebbe interdetto dai pubblici uffici, invece che essere messo lì a fare da ago della bilancia al governo”, per staccare la spina all’esecutivo quando più gli fa comodo e meglio gli conviene! A questo punto il paradosso: in questa condizione, Silvio Berlusconi, è stato messo non solo dai suoi fedelissimi sostenitori – ovvio e naturale – ma si badi bene – aberrante e innaturale – anche e soprattutto dai suoi diretti oppositori! Ma allora perché “quella parte del Pd” sta ancora con “quell’altra parte del Pd” che ha di fatto, voluto e votato non una, con Mario Monti, ma due volte, con Enrico Letta, la fiducia di un governo di larghe intese assieme al nemico di sempre? Perché se la stragrande maggioranza degli italiani dice di non averlo votato, perché se la stragrande maggioranza dei parlamentari lo avversa e ne prende le debite, ma evidentemente non dovute distanze, lui, Silvio Berlusconi sta sempre lì? Perché in parlamento non si trovano i numeri per fare un governo senza Berlusconi? Perchè in Italia esiste una maggioranza che riesce sempre a soccombere ad una minoranza? La matematica non è certo un’opinione e se si sommano tutti gli scranni parlamentari occupati da coloro che sono stati votati dai cittadini italiani che non si identificano con Silvio Berlusconi, allora altro che governo ne uscirebbe fuori: avremmo addirittura un’armata anti-berlusconi! Invece è la montagna che partorisce… l’armata-brancaleone!!! Evidentemente, c’è proprio qualcosa che non va in questo complicatissimo paese. Un qualcosa di strano, di anomalo, di perverso che rasenta il masochismo per affondare nell’affarismo e negli interessi di bottega! Oppure dobbiamo credere che per davvero con i soldi si riesce a comprare sempre tutto e tutti, persino la maggioranza delle coscienze? Beppe Grillo ha lanciato una sfida: “Il MoVimento 5 Stelle chiederà l’ineleggibilità in Parlamento di Silvio Berlusconi per l’applicazione della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti e per la condanna di ieri in merito all’interdizione a pubblici uffici“. Vedremo chi voterà l’ineleggibilità. “Mi mangio un cappello se sarà votata dal pdmenoelle”, scommette ad occhi chiusi Beppe Grillo. Ma sicuramente saremo in molti, la solita maggioranza, a mangiarsi “quel cappello”!

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