Una giornata storica.
“Una giornata storica” è stata definita quella di ieri che ha portato all’arresto dell’ennesimo boss di mafia! Grandi festeggiamenti, rallegramenti, congratulazioni, strette di mano, telefonate, comunicati, titoloni in prima pagina e complimenti a gogo, ogni qual volta viene arrestato un cosiddetto ‘capo mafia’, anche se la cattura avviene dopo trent’anni di latitanza.
Lorsignori e signore si lodano tra di loro per l’avvenuto arresto, rischiando, come recita un vecchio adagio popolare, di sbrodarsi.
Infatti, senza voler sempre pensare male, anche se spesso ci si azzecca, viene però il sospetto che quando questi boss finiscono nelle patrie galere, dopo decenni e decenni di indisturbata latitanza, ciò sia dovuto non tanto a particolari meriti dell’intelligence nè tantomeno del governo di turno, ma perchè ormai i superlatitanti non contano più niente nel giro malavitoso, laddove sono stati già rimpiazzati da chi tira i fili di tutto il sistema.
La sensazione, pertanto, è che vengano assicurati alle patrie galere i burattini, ormai fuori uso, e mai il burattinaio!
Stando al modus operandi della mafia siciliana, quando un boss viene arrestato vuol dire che non conta più un cavolo!!!
L’intera agenda mediatica è da giorni impegnata a raccontare la fiction della cattura di Messina Denaro nel tentativo, fallito miseramente peraltro, di distrarre l’opinione pubblica. La settimana successiva si aprirà con lo sciopero dei benzinai. La cortina fumogena dei media sarà già dissolta e torneranno a vedersi gli enormi danni economici e sanitari che l’Italia sta soffrendo. La crisi del sistema politico italiano non si arresterà. Si aggraverà sempre di più.
Praticamente il covo era a casa dei servizi che hanno sempre saputo dove si trovava. Adesso è stato deciso di sacrificare Messina Denaro per dare un po’ di ossigeno allo stato profondo italiano che sta implodendo ma gli effetti sembrano essere esattamente opposti a quelli desiderati. Il sistema politico italiano è seduto sulle sabbie mobili. Più si muove, più affonda.
Interessante segnalazione di una nostra lettrice, Petra, di un articolo del Sole 24 Ore del 2017 dove si affermava che Messina Denaro era sotto la protezione di una loggia massonica deviata. Anche qui è corretto dire che Messina Denaro era sotto la protezione delle logge ma l’inganno sta nel far credere che esistano massonerie deviate e altre no. È la massoneria tutta ad essere deviata. È la sua natura stessa ad essere eversiva.
https://www.ilsole24ore.com/art/matteo-messina-denaro-riparo-una-superloggia-deviata-AEg0JaMB
Il Sole 24 OR
Praticamente il covo era a casa dei servizi che hanno sempre saputo dove si trovava. Adesso è stato deciso di sacrificare Messina Denaro per dare un po’ di ossigeno allo stato profondo italiano che sta implodendo ma gli effetti sembrano essere esattamente opposti a quelli desiderati. Il sistema politico italiano è seduto sulle sabbie mobili. Più si muove, più affonda.
L’arresto era stato ampiamente previsto come dimostra il LINK allegato
https://www.youtube.com/watch?v=ZVPuwtlvNSY&list=PL9gHIQ4peWoBTzo0dBzRbGL-KYenUaHp2
Giusto lodare chi ha favorito la cattura di Messina Denaro, storico mafioso, ma non dimentichiamo che stato arrestato uno straccio ammalato di tumore terminale. Bella fatica.
In Italia sono attive:
Mafia foggiana
Mafia Nigeriana
Mafia Albanese
Ndrangheta
Non parliamo degli USURAI che non finiscono mai davanti al Giudice.
ma di cosa parlano.
A Torino, a Milano,.. c’è gente che paga il PIZZO per lavorare
Carissimo Tempo Perso: condivido
Bravissimo Tempo Perso condivido al 1000% la politica vuole infinocchiarci come sempre
30 ANNI PER ARRESTARLO E ANDAVA A FARE LE CHEMIO A 650 METRI DAGLI UFFICI DELLA DIA.
CHE DIRE? ARRESTANO UN LATITANTE CHE NON SI È MAI CAMBIATO I CONNOTATI,
NÉ SPOSTATO DAI PRESSI DI CASA SUA PER 30 ANNI.
E TUTTI SCRIVONO: LO STATO HA VINTO. VOI IMMAGINATE SE AVESSE PERSO?🤬
Trent’anni per arrestare un criminale dovrebbero far riflettere coloro che si son fatti prendere da incomprensibili trionfalismi. Quando lo Stato arriva la mafia è sempre di gran lunga avanti.
Nino Di Matteo: “Letale dire che lo Stato ha vinto se non si svelano le coperture”
Il magistrato dell’inchiesta sulla presunta trattativa: «È stato davvero l’erede di Riina. Ora ci saranno scossoni nelle mafie. Cosa Nostra può colpire ancora il cuore del Paese»
ALTRO CHE I TRIONFALISMI DEL CAVOLO DELLA meloni
Un “latitante” che si nasconde a casa sua, per 30 anni, può farlo solamente se il sistema politico glielo consente. Messina Denaro è stato protetto dalla politica altrimenti sarebbe finito dietro le sbarre tempo fa. E abbiamo ormai prove innumerevoli di come quando il sistema vuole interviene subito e utilizza tutti i mezzi tecnologici a disposizione per farlo. Ne abbiamo un esempio concreto nel 2020 quando droni volavano sulla testa di innocui bagnanti sulle spiagge italiane e di come chi andava a portare a spasso il cane si trovava gli stessi droni sopra il capo. Tutto ciò che è stato utilizzato contro gli italiani non è stato utilizzato contro Messina Denaro. Ciò ci conferma che la vera mafia è nelle istituzioni e nelle logge che le governano.
Arrestato Matteo Messina Denaro. Non lo hanno mai preso in 30 anni ed era lì, a casa sua, a Palermo. Interessante notare il tempismo di questo arresto del quale ora sicuramente si fregerà il traballante governo Meloni per dimostrare la sua immaginaria discontinuità con gli esecutivi precedenti. La grancassa mediatica ora si metterà in moto per provare a distrarre un po’ gli italiani martoriati dalla austerità e dai danni dei sieri ma dubito che la campagna stampa sortirà effetti. Questo sistema politico è giunto al capolinea. Nessun viatico mediatico può riportarlo in vita.
Più che un arresto sembrava… un appuntamento!
…è impossibile fare il latitante per 30 anni senza essere aiutati dall’Alto!