Una busta paga a 5stelle.

“Quelli” che si erano presentati in Parlamento come scolaretti al primo giorno di lezione, intimoriti e spaesati, ma armati di tante buone intenzioni, di Ipad e telefonini per lo streaming, ma soprattutto di “apriscatole” perché volevano aprire Montecitorio come una scatoletta di tonno e mostrare tutte le nefandezze che si consumano all’interno delle istituzioni, stanno finendo con l’assumere i vizi peggiori della vecchia politica. La questione, tanto per cambiare, è sempre la solita, quella dei soldi! I patti all’inizio erano stati molto chiari: chi viene eletto con i 5stelle deve rinunciare a buona parte della busta paga da parlamentare! Ora, senza volersi addentrare nei dettagli del “come” e del “quanto” dovrebbe restare nelle tasche dei pentastellati, fatto sta che, da un ‘referendum online‘ riservato ai soli parlamentari di Grillo e Casaleggio, sarebbe emerso che buona parte dei 5stelle vorrebbe tenersi “la diaria” tutta quanta per sè – proprio come un politico qualunque!? – per farne l’uso che meglio crede e secondo coscienza! Adesso, ammesso e non concesso che tutti “i problemi” che affliggono l’Italia siano riconducibili alla sola retribuzione dei parlamentari, e non come di fatto alla latitanza della “buona politica” dagli ambienti istituzionali, questa faccenda dei soldi resta comunque un pugno allo stomaco che stende al tappeto la buona fede e la speranza di cambiamento di quanti avevano votato il Movimento. Ma pazienza, era facilmente prevedibile. E’ difficile per tutti, anche per i 5stelle, resistere al canto delle sirene del Palazzo! E poi si sa, la carne è debole e vicino al fuoco ci si scalda. L’importante è non bruciarsi! Quindi, cari ragazzi, onorevoli e senatori a 5stelle, va bene anche così! Prendetevi pure tutto ciò che “legittimamente” vi compete! Del resto, i padri costituenti vollero di proposito una indennità parlamentare più che dignitosa per mettere deputati e senatori al riparo da corruttele e malsane tentazioni. Anche se poi sappiamo tutti come è andata a finire… Ma pazienza, va bene tutto, anche quei 20mila euro al mese, purchè siano soldi che i contribuenti possano dire di avere speso bene! Da voi, cari ragazzi, onorevoli e senatori a 5stelle, il Paese si aspetta grandi cose: onestà, moralità e riforme vere per un nuovo Rinascimento Italiano! Ma non prendetevi gioco di quei milioni di italiani che vi hanno delegato con il loro voto a rappresentarli in parlamento! Non tirate troppo la corda, già tesa di suo! Al prossimo giro elettorale potreste ritrovarvi dalle (5) stelle alle stalle!
LA REPLICA. di Vito Crimi. Cari amici, in queste ore stanno uscendo una serie di notizie su un presunto venir meno degli impegni del M5S sulla questione stipendi. Io vorrei rassicurare tutti che il M5S manterrà gli impegni presi in campagna elettorale. Il Movimento 5 Stelle ha già cominciato rinunciando ai rimborsi elettorali e sono 42 milioni di euro; ha già cominciato restituendo 400 mila euro al mese dell’indennità: per 12 mensilità sono 5 milioni l’anno, 25 mln nell’arco di una legislatura e ha già deciso di rinunciare all’indennità di fine mandato. Questi sono gli impegni che noi abbiamo preso e continuiamo a mantenere. Dateci qualche giorno e non vi deluderemo, noi gli impegni presi li manterremo come abbiamo sempre fatto, la coerenza è la nostra principale virtù. 

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