Un ‘Appello al Governo’ per prorogare l’ora legale almeno sino al 30 novembre.

È stato pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe l’appello al Governo – lanciato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale e Consumerismo No Profit, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da 58.000 sottoscrizioni di cittadini raccolte in una sola settimana grazie ad una petizione sul sito change.org – finalizzato a prorogare l’ora legale in Italia almeno sino al 30 novembre.

Un provvedimento analogo a quello sperimentato negli USA nel 2007, quando l’ora legale fu prorogata per 4 settimane, consentendo un documentato risparmio energetico. Prolungare la durata dell’ora legale consentirebbe un risparmio energetico pari a oltre 500 milioni di euro all’anno grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica, e un taglio alle emissioni climalteranti per un totale di 200 mila tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive non solo sull’economia, ma anche sulla salute umana.

“La proroga dell’ora legale, almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili, nel contesto del caro-bollette e dei comportamenti anti-spreco richiesti ai cittadini col decreto appena approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificarne anche in sede europea l’opportunità del mantenimento permanente. Con la pubblicazione dell’appello su una prestigiosa rivista come Lancet sono state condivise con la comunità scientifica internazionale le motivazioni strategiche – in termini di risparmio energetico, benefici per l’ambiente, il clima e la salute umana – che sono alla base della proposta di prorogare la durata dell’ora legale, come previsto dal Parlamento e dalla Commissione Europea che hanno lasciato ai Paesi membri la facoltà di disciplinare lo stop al doppio cambio di orario annuale nei Paesi UE”, fanno sapere dalla Società Italiana di Medicina Ambientale.

Tra i firmatari dell’appello figurano esperti, rappresentanti della politica, delle istituzioni, della società civile e anche il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ed ex Euro-parlamentare Nicola Caputo.

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