Tutti pazzi per gli artisti “Made in Naples”.

di Francesca Marra. Napoli, l’antica Partenope, dove artisti di ogni genere – scrittori, pittori, poeti – non hanno potuto evitare di soggiornare qui, dove la creatività e la fantasia si insinuano prepotenti per le vie della città e diventano compagne fedeli dei suoi abitanti. E in questa ruota di bizzarria la città partenopea trova il suo riscatto e torna protagonista positiva dei tabloid, che si riferiscono a lei non più come timida spettatrice, ma come protagonista di cinema, arte e cultura, grazie alla nuova generazione di attori, sceneggiatori e registi “made in Naples”.

Sembrano lontani gli anni bui dell’emergenza rifiuti, delle continue faide di camorra o della crisi del turismo. La città appare in una fase di “nuovo rinascimento culturale” grazie anche alle produzioni, italiane e straniere, che hanno creduto e deciso di investire qui.

La Rai, ad esempio, da un iniziale ridimensionamento del Centro di Produzione Televisiva di Napoli è passata ad un sostanziale cambio di direzione, investendo in programmi televisivi, come “Made in Sud” e “Stasera tutto è possibile” registrati presso l’Auditorium Rai di Napoli ed andati in onda sulla seconda rete; la perenne presenza nei palinsesti della terza rete della serie “Un posto al Sole” è garanzia di una vetrina nazionale sulle tematiche locali e, soprattutto, le fiction di RaiUno girate a Napoli come “I Bastardi di Pizzo Falcone” con Alessandro Gassman e “L’Amica Geniale” – tratta dai romanzi di Elena Ferrante, prodotta in collaborazione con l’emittente statunitense HBO e che ha contribuito a far scoprire ai visitatori stranieri il Rione Luttazzi – hanno fatto il boom di ascolti, tant’è che sono prodotti che sono stati esportati all’estero, dove riscuotono un clamoroso successo e accendono la curiosità sulla realtà e le bellezze napoletane.

Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, con la pubblicazione del best-seller “Gomorra”, ha portato la camorra con le sue dinamiche, seppur in forma romanzata, al centro della scena mondiale, prima con il film omonimo del 2008 premiato con il “Golden Globe” come miglior film straniero e, successivamente, con la serie tv prodotta da Sky, venduta e tradotta in oltre 100 paesi del mondo, che ha fatto conoscere al pubblico il talento degli attori Marco D’Amore, Salvatore Esposito, Cristiana dell’Anna e Cristina Donadio e definita da “The New York Times” tra le dieci serie televisive più belle del globo. Nel film diretto da Matteo Garrone il protagonista è Franco, interpretato da un pezzo da novanta napoletano, Toni Servillo, che ha mostrato al mondo, nel 2013, per la regia di Paolo Sorrentino (altro napoletano verace), “La Grande Bellezza”.

Vincitore del Premio “Oscar” per il miglior film straniero, “The Great Beauty” – come direbbero gli americani – ha riscosso un inaspettato successo nonostante alcune stroncature ricevute da critica e pubblico che ritennero il film noioso, lungo, a tratti incomprensibile. Una vittoria che ha promosso Sorrentino a regista internazionale, dirigendo attori ed attrici come Michal Caine, Rachel Weisz e, non ultima per importanza, Jane Fonda, nel film “Youth – La Giovinezza” del 2013.

Il colpo grosso, però, lo ha fatto da poco: l’attrice Premio Oscar Jennifer Lawrence, tra le più talentuose della sua generazione, oltre ad essere tra le star di Hollywood più pagate del mondo, protagonista della serie “Hunger Games”, ha accettato di essere diretta proprio da Sorrentino nel nuovo film “Mob Girl”, che racconta la vera storia di Arlyne Brickman, una donna ebrea di New York, colonna portante del sistema mafioso della città, che pur di salvare la vita di sua figlia, non esiterà a collaborare con l’FBI, facendo la spia senza mai accettare di far parte del programma testimoni.

Così, tra un ciak e l’altro, Napoli entra nella golden age, riconquistando i palcoscenici internazionali e guardando al futuro con la consapevolezza di chi sa che può camminare a testa alta, ambendo a raggiungere nuovi ed importanti traguardi.

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