Tutti ossessionati da Salvini, anche la chiesa bergogliana è entrata a far parte del partito del livore e della demonizzazione. di Antonio Socci

di Antonio Socci. Vedendo l’ossessione della Sinistra per Salvini, in questi mesi, sembra di tornare indietro nel tempo.
Quante volte abbiamo già visto questo triste film, questa sorta di caccia (politica) all’uomo nero da parte dei “sinceri democratici”, questa fanatica mostrificazione, questo assalto collettivo al Nemico dell’umanità?
La Sinistra in Italia è sempre stata così, da decenni: una fabbrica di odio, di intolleranza e demonizzazione. Con tanti “addetti ai livori” a supportarla sui media. Ci sono intere biblioteche che documentano questa storia, dagli anni del Dopoguerra a quelli recenti: fiumi di odio tracimanti contro tutti coloro che venivano individuati come nemici perché osavano opporsi alla sua egemonia (in certi momenti storici, in cui i gruppi più settari inseguivano la rivoluzione, com’ è noto, non è mancata nemmeno la violenza fisica).

Così negli anni duemila è toccato a Berlusconi, appena entrato in politica. E oggi è esattamente il film che stiamo vedendo contro Salvini e – più di recente – contro Giorgia Meloni da quando il suo consenso è cresciuto (si è già guadagnata la copertina dell’ Espresso di questa settimana).

È un film già visto. La Sinistra cambia poco. Oggi sono tutti ossessionati da Salvini. Lo sognano pure di notte. Ogni loro discorso ruota attorno a Salvini. Sempre. Salvini qua, Salvini là. Ogni sua parola o gesto o selfie dà l’occasione alla Sinistra per scagliare scomuniche e invettive. Salvini è l’alibi che permette loro di giustificare qualsiasi loro scelta. Sono stati fino ad agosto nemici acerrimi dei grillini? Se le sono dette di tutti i colori? Hanno idee opposte? Eppure subito sono corsi a farci il governo insieme: per fermare Salvini.

SCARSO CONSENSO. Ma – si obietta loro – avete perso le elezioni, gli italiani vi hanno mandato al minimo storico e i sondaggi dicono che è un governo senza maggioranza nel Paese. Risposta: non importa, è nostro dovere fermare Salvini, noi salviamo la democrazia governando come minoranza; dobbiamo fare questa indigestione di poltrone perché altrimenti – se facessimo votare gli italiani – vincerebbe Salvini.

Fatto il governo litigano su qualunque cosa, riconoscono loro stessi che un esecutivo così non può andare avanti, che è un disastro per il Paese, però – ti spiegano – dobbiamo tenerlo in vita con l’ossigeno pur di tenere Salvini all’opposizione. Chiedi loro come possono subire il Mes voluto dalla Germania che sarà un disastro per l’Italia (come hanno certificato voci autorevoli e indipendenti) e loro ti rispondono: Salvini vuole portarci fuori dall’euro (Gualtieri ha addirittura accusato Salvini di aver fatto sul Mes «una campagna terroristica»).

Chiunque attacchi Salvini ha il loro plauso: fosse pure Francesca Pascale, la compagna di Berlusconi, che ha detto di pensare a «scendere in piazza con le sardine». Risposta del capo delle sardine, Mattia Santori: «La Pascale tra noi? Diamo il benvenuto a chiunque si discosti dal sovranismo».

Salvini per loro è il male assoluto (il diavolo, insinuava una celebre copertina di Famiglia cristiana). Scalfari ieri è arrivato a scrivere che «Salvini è un dittatore» che «lascerebbe il posto di padrone del Mediterraneo al presidente di tutte le Russie, Vladimir Putin», insomma «Salvini sarebbe il suo alto rappresentante nel Mediterraneo» e vorrebbe «un’Italia rappresentante internazionale d’un grande impero straniero». C’è da trasecolare. In Italia c’è davvero stato un partito che prendeva ordini dall’Unione Sovietica, ma era il Pci. Scalfari fu anticomunista? Del resto a quel tempo era il Pci che accusava la Dc di De Gasperi di essere “asservita” agli Usa e alla Nato.

REALTÀ ROVESCIATA. A proposito di rovesciamento della frittata: Scalfari – invece dei suoi risibili scenari di fantapolitica – non vede oggi concretamente un’Italia “asservita” ad altre potenze straniere? Non coglie sudditanza in altri partiti?
Nessuno risponderà. Perché attaccare Salvini è l’imperativo categorico. Salvini ha la colpa di tutto, pure dell’acqua alta a Venezia che c’è da secoli. Per qualunque cosa bisogna puntare il dito su Salvini. Giorni fa si è vista in televisione una “sardina” attaccare Salvini per il Jobs Act. In realtà il Jobs Act lo ha fatto il Pd, ma quel giovanotto attaccava Salvini perché anno scorso, a suo dire, avrebbe dovuto abolirlo. L’altroieri il giornale dei vescovi, Avvenire, ha pubblicato un editoriale in prima pagina: «Giù le mani da Maria». Parlava dei “collettivi blasfemi” dell’Università di Bologna che avevano organizzato – in occasione della festa dell’Immacolata – il party «Immacolata con(tracc)ezione». L’invito «con tanti preservativi svolazzanti sopra a un’immagine mariana» recitava: «Mettiamo al bando la verginale santità mariana».

A Sinistra c’ è anche questo, com’è noto. Avvenire in quell’ editoriale parlava di «politici senza rispetto» ma – attenzione – non per criticare la Sinistra, bensì per mettere quei «collettivi blasfemi» sullo stesso piano di Salvini perché, a Porta a porta, di recente ha citato, invitando a meditarlo, un messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje. Si resta senza parole davanti a tale ostilità preconcetta. Questa è una novità rispetto agli anni Settanta.

È entrata a far parte di questo partito del livore e della demonizzazione anche la chiesa bergogliana. E non si ricorda nella storia della Chiesa dell’ultimo secolo una tale demonizzazione personale: mai i media cattolici e i vescovi hanno manifestato una tale ossessione contro un politico (non certo per i leader del Pci, più che rispettati, e neanche per i radicali anticlericali). Mai si è vista una cosa simile.
Davvero singolare considerato che Salvini è cattolico, che raccoglie il voto della maggioranza dei cattolici e che si batte in difesa dei valori cristiani (la Lega, per dire, è stata la prima a protestare per quella manifestazione di Bologna, mentre la Curia del cardinal Zuppi è arrivata per ultima).

L’ altra novità è surreale ed è questa: a differenza dei decenni passati, fino all’epoca Berlusconi, oggi questo “partito dell’odio” e della demonizzazione si maschera, nientemeno, da anti odio, ovviamente accusando di odio Salvini. Ed è tutto una risibile sfilata di vecchi compagni che si atteggiano a suorine dell’amore caritatevole.
Il vecchio Marx nel 18 brumaio di Luigi Bonaparte scriveva: «Hegel nota in un passo delle sue opere che tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia universale si presentano per, così dire, due volte. Ha dimenticato di aggiungere la prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa».

È il caso della Sinistra italiana che fu comunista, oggi “progressista”, che fino a ieri addirittura andava in sollucchero perfino per il testo di Gramsci intitolato Odio gli indifferenti e che oggi scatenerebbe il finimondo se quella parola “odio” fosse pronunciate da Salvini, dal momento che la Sinistra attuale si straccia le vesti accusando di odio i suoi avversari perfino se parlano della fede cristiana e del presepio. È il mondo alla rovescia.

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4 Responses

  1. il Grigio ha detto:

    Gentile IVA2.0 – guardi che la Lega ha governato in passato e governa in molte realtà. Non mi pare che però alle tantissime parole ed ai tantissimi slogan siano seguiti i fatti:Tasse altissime, Pensioni e retribuzioni in lire…

  2. Iva2.0 ha detto:

    Però almeno Salvini ci sta provando a rispondere a tono alla Troika e a farci uscire dalla gabbia in cui ci hanno ficcato gli europeisti di lacrime e sangue! Serve una sferzata all’economia! Serve una finanziaria da 100MilaEuro e non questa da 30 che serve solo a non far aumentare l’IVA e ad indebitarci ancora di più per i prossimi anni!

  3. il Tasso del miele ha detto:

    In un paese come la Germania o loa Francia, il fenomeno Salvini sarebbe impensabile.
    In Italia:veghini, venghino, venghino, la Fiera delle Vanità.
    SE ci si illude che un uomo o un partito risolverà i nostri problemi:siamo messi malissimo.

  4. Giacomo-TO ha detto:

    SALVINI a mio avviso ha commesso un errore che un saggio democristiano mai avrebbe commesso:Alzare i toni. Il tono fa la musica. A mio avviso quello che non piace a molti è il tono che SALVINI utilizza e soprattutoo il suo protagonismo:E’sempre e da tutte le parti.
    Uno STATISTA passa molto tempo a tavolino a studiare i problemi, a proporre soluzioni e ad attuarle. Una campagna elettorale continua che non termina mai.
    Un culto della personalità che in Italia attecchisce:Sgarbi, Grillo,…, in Italia ci si attacca al leader anche se poi leader non lo è tanto. Guardate la MERKEL, lo stile che utilizza.
    La MERKEL può non piacere ma è una porfessoressa in politica.
    Salvini è un ottimo movimentista, ma non uno statista e nemmeno un politico.
    Chi lo consiglia, chi lo segue dovrebbe dirglielo: NON E’IL MESSAGGIO CHE ALLA FINE CONTA MA COME LO DICI.
    Dire qualunque cosa ma nel tono giusto, e Salvini a mio modesto avviso è una brava persona, ma usa toni che alla fine danno irritazione.

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