Tutti chiudono le frontiere e l’Italia resta a guardare: rischio invasione!

Schengen è in bilico. L’Europa dell’€uro si sta sfasciando. Milioni di profughi hanno invaso il Vecchio continente e altrettanti milioni di poveri disgraziati si stanno muovendo verso le nostre coste in cerca di un futuro migliore. Una larga maggioranza di Paesi, e non soltanto i sei che attualmente hanno ripristinato i controlli (Austria, Germania, Svezia, Norvegia, Francia, Danimarca), hanno invitato la Commissione Europea a preparare le procedure per l’attivazione dell’articolo 26 nell’ambito del codice
Schengen, articolo che prevede la possibilità per uno o più Stati membri di estendere i controlli alle frontiere interne fino a due anni.In questo scenario la politica italiana, che non dovrebbe occuparsi d’altro che del problema immigrazione, è assente.

Tutti chiudono le frontiere. Il governo italiano No! Sta a guardare, temporeggia. E intanto gli immigrati continuano ad arrivare a frotte, e in Italia ci restano!!! Infatti se fino a ieri lo Stivale era il canale di transito per i disperati che volevano raggiungere i Paesi del Nord Europa, in questo vicolo cieco rischiamo di dover accogliere centinaia di migliaia di stranieri rimasti bloccati. L’Italia devastata nel suo interno da anni ed anni di mala-politica, non ha certo gli strumenti e i mezzi per far fronte ad una invasione continua e costante che non viene solo dal mediterraneo, ma anche via terra e da tutte le parti del mondo. Siamo ormai saturi: badanti e colf in ogni famiglia italiana, muratori e imbianchini in ogni cantiere, lavavetri ad ogni semaforo, il resto a raccogliere pomodori per quattro soldi o a bivaccare per le strade. La situazione è al collaso! Soldi ai migranti. Tasse e disoccupazione agli italiani! In qualunque Paese serio, governo e opposizione farebbero quadrato sul problema immigrazione. In un Paese normale il problema immigrazione dovrebbe essere al primo posto dell’agenda di governo, il primo punto all’ordine del giorno delle Camere. Invece, mentre l’Europa si sta sfasciando e i singoli Stati chiudono le frontiere, Roma va nel panico per un fucile giocattolo e il parlamento italiano litiga di unioni civili e di come far cadere un governo che non cadrà mai per loro mano, ma semmai solo dopo il pollice verso di Bruxelles. S’insultano, litigano, cazzeggiano, fanno solo teatro: roba buona per i talk show, ma non certo per risolvere i gravi problemi di un’Italia allo sbando!

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