Trpa1 il recettore che ordina alla pelle di abbronzarsi!

Parlare con certe temperature prossime allo zero ed in questi giorni di freddo, neve e pioggia di abbronzatura può sembrare avventato, ma la ricerca scientifica non si ferma con i temporali e non aspetta certo il sole e le belle giornate per fare le sue scoperte! Ecco allora in pieno inverno le ultime novità per i patiti dell’abbronzatura. E’ un ‘sensore’, presente anche nell’occhio e che serve a rilevare la luce, il segreto con cui la pelle si protegge dai danni al Dna causati dai raggi ultravioletti e che fa scattare l’abbronzatura. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca coordinato dall’americana Brown University. Il sensore potrebbe un giorno diventare un bersaglio farmacologico per migliorare questa risposta protettiva, aumentando la produzione della melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura. Il lavoro chiarisce meglio il modo in cui le cellule della pelle, chiamate melanociti, rilevano i raggi ultravioletti e si ‘autoproteggono’ con la melanina. In particolare i ricercatori hanno scoperto che i melanociti contano su un recettore chiamato ‘Trpa1’: appena rileva i raggi ultravioletti, questo fa entrare un flusso di ioni di calcio all’interno della cellula. Quest’ultimo ha la funzione di segnalare alla cellula che è il momento di cominciare a fabbricare la melanina. Lo stesso recettore si trova anche nell’occhio e permette di rilevare la luce ultravioletta. La scoperta è stimolante, rilevano i ricercatori e rafforza l’evidenza di un parallelo sorprendente tra la risposta della pelle alla luce ultravioletta e il modo in cui l’occhio rileva la luce. È simile tutto il percorso di conversione dell’assorbimento di onde elettromagnetiche in un segnale nervoso (fototrasduzione) da parte di pelle e occhi: dal recettore sensibile alla luce, alla cascata di segnali molecolari, fino al coinvolgimento del canale ionico. I ricercatori sospettavano che un canale ionico fosse coinvolto nel meccanismo con cui la pelle si protegge dai raggi ultravioletti, vi sono tuttavia molti canali ionici nei melanociti e non è stato semplice individuare Trpa1. Per mostrare in laboratorio che il canale ionico contribuisce notevolmente alla produzione della melanina richiamando gli ioni calcio, i ricercatori hanno bloccato con delle sostanze chimiche l’attività del Trpa1. È stato così scoperto che quando il recettore Trpa1 viene bloccato, i melanociti producono poca o zero melanina.

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