Toccatemi tutto, ma non il mio premier!

La7, Dimartedì: lei, Maria Elena Boschi, la ministra di Renzi, più bella e sensuale che mai, capelli biondi, occhi azzurri, elegantissima, solo un accenno di coscia, tacco13, calze nere, vestitino nero; lui, Maurizio Crozza, in piena forma, una parrucca per ogni personaggio e i due fedelissimi dentoni da coniglio riservati all’imitazione del premier. Il comico parte a raffica proprio con Renzi, dividendo lo schermo con un primo piano della ministra: “Ma quanto siamo fighi io e te Maria Elena…? Ti è piaciuto di più quando ho fottuto Letta da solo o tutti quanti insieme?… Cari italiani, se ho fottuto uno come Berlusconi, a voi gente semplice avete idea di come posso ridurvi?”,
e prosegue : “Angelino, quando hai finito di pulire i vetri e gli specchi puoi andare”. Poi tocca pure al neo Presidente Mattarella: “Rivolgo un pensiero a colui che con la mia elezione può abbandonare il suo gravoso compito: Enrico Mentana”. In studio e a casa, davanti al teleschermo, ridono tutti, a parte lei: il ministro Maria Elena Boschi. Ferma, dritta, impassibile, imperturbabile. Non un sorriso, una smorfia, un piccolo cedimento. Mai. Se non fosse per la sua giovane età, si direbbe imbottita di botulino come le attricette rifatte e senza più espressione. Le telecamere insistono su di lei, indugiano nei suoi occhioni blu, la fissano in primo piano, ma niente, nulla da fare. Lei resta di ghiaccio, non si scioglie. Crozza, ridendo e scherzano ha colpito nel segno, e più che strapparle un sorriso, un battito di ciglia o almeno un lieve sussulto, la impietrisce. Le donne del premier sono istituzionalmente così, inespugnabili, tutte d’un pezzo: “credere”, “obbedire” e “recitare” a memoria il copione. Non sono ammessi fuori programma e libere interpretazioni, figuriamoci poi quattro risate sulle gesta eroiche del capo scout.

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